Avevo già riferito negli ultimi Consigli comunali di avere sollecitato la Regione Puglia a concludere la Conferenza di servizi riguardo al Porto di Villanova.
L’urgenza di definire la questione nasceva anche dalla possibilità di candidare il progetto di rifacimento del Porto all’interno di bandi per finanziamenti pubblici come il PNRR.
Anche se nessuno ne ha parlato pubblicamente, già da qualche tempo si sa che la Regione ha chiuso negativamente il procedimento con l’unico aspirante concessionario che, purtroppo, non sembra avere i requisiti economico-finanziari per realizzare le opere previste.
Nel frattempo, diversi Enti, compreso il Comune di Ostuni, hanno sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Lecce-Brindisi costa adriatica”. Nell’ambito di questo accordo, sarà possibile presentare, entro il 10 marzo 2022, schede progettuali per ambiti di intervento di rigenerazione e riqualificazione della costa e dei paesaggi costieri, cultura e turismo.
Vale la pena di provare a candidare non solo il Porto di Villanova ma anche il progetto di rigenerazione urbana candidato nel 2017 e risultato ammesso al finanziamento ma non finanziato per mancanza di risorse.
In questo modo si andrebbe a realizzare il completamento di interventi su Villanova già finanziati in questi ultimi mesi, come il dragaggio del fondale del porto, la sistemazione della Torre e dei locali attigui, oltre agli interventi previsti e già finanziati che riguardano Camerini: l’accessibilità delle spiagge, la pista ciclabile, l’abbattimento di immobili abusivi, la rinaturalizzazione di un lungo tratto costiero.