BRINDISI – Anche il Comandante della Capitaneria di Porto, Giovanni Canu, sente il dovere di prendere posizione sulla vicenda della realizzazione della cassa di colmata e dei dragaggi.
“Sono profondamente meravigliato – dichiara il Comandante – perché si sta perdendo l’occasione per rilanciare il porto di Brindisi. Questa è un’occasione preziosa, a mio parere imperdibile, e invece di entrare a discutere nei dettagli su ciò che potrebbe essere eventualmente modificato, aggiustato, comunque gestito, si oppone un no granitico che praticamente lascia tutti quanti a terra. Perdere un’occasione di questo tipo significa rimpiangere un domani il fatto che il porto di Brindisi si troverà sicuramente tagliato fuori da quelle che saranno le rotte principali che producono un’economia concreta a favore della città. E questo solo per aver trattato con superficialità delle progettualità che potrebbero essere in qualche modo ridiscusse in quelli che sono dettagli ma, nella sostanza, si tratta di opere che promuovono l’economia del porto, il quale rappresenta il motore di tutta la città. Io parlo da persona che in soli tre mesi si è innamorata della realtà brindisina: mi sta a cuore questa città perché effettivamente Brindisi è una città che merita e nella quale c’è molto da fare per via di un potenziale inespresso”.
Andrea Pezzuto
Sarebbe interessante sapere quali siano “le opere che promuovono l’economia del porto” e quale l’Amministrazione che “oppone un no granitico”.
Quelle che promuovono l’economia del porto sono la vasca di colmata e i dragaggi, il no granitico sarebbe alla realizzazione del progetto della vasca di colmata.
Brindisi delle tante risorse ma nessuno ck li sabbia usare tutte le navi o tragketti ve c’erano prima ck portavano lavoro e turismo ormai una nuvola un sogno
Finalmente c’è qualcuno che riesce a vedere otre il proprio naso! La meraviglia che questo Assessore pur non essendo di Brindisi ha a cuore il futuro del territorio contrariamente a tanti indigeni che invece pensano solo al loro profitto e, per perseguirlo, non guardano in faccia a nessuno! E qualche autorevole personaggio si presta a questi squallidi giorchi.
Lo sviluppo è ricchezza, il non far nulla a prescindere porta solo perdite di posti di lavoro, fuga dai centri che non offrono opportunità……. Vedi Milano!!!!
La vasca di colmata è davvero l’unico rimedio per il materiale proveniente dai dragaggi? E’ un’opera con forte impatto ambientale. Improponibile la sua realizzazione sulla terraferma, si renderebbe necessario uno sbarramento tra terra e mare. Si pensi che il porto di Livorno ha una vasca di colmata di circa 20 Ha, un vero e proprio interramento del mare. Mentre altri porti che già utilizzano le vasche esistenti si dibattono con vari problemi, come la necessità di ampliare quelle esistenti o di dover ospitare le sabbie provenienti da altri porti, sarebbe utile analizzare eventuale nuova tecnologia prima di imbarcarsi in un’attività del genere.