Ho letto l’articolo di Vito Mauro Brugnola nel quale viene evidenziata la crescita in termini  percentuale dei giovani disoccupati in Italia. Questo dato aBrindisi è in crescita anche superiore rispetto alla media nazionale così come il dato relativo alla popolazione adulta.

 Una nota positiva che riscontro dal mio osservatorio è che molti giovani e adulti cominciano adarsi da fare adintraprendere un lavoro autonomo. E’ passato il pensiero fisso del lavoro dipendente come unica possibilità di realizzazione. Finalmente lamaggioranza delle persone si è persuasa che è possibile  attivarsi da soli e che per trovare lavoro  non sia più necessaria una raccomandazione.

Sono tanti quelli che hanno capito che la promessa del posto di lavoro da parte dei candidatipolitici non è altro che una truffa per racimolare consenso. Molto ha fatto anche l’azione della magistratura che ha intercettato e punito tale fenomeno guasto. Tanto c’è ancora da fare però.

Il vecchio sistema clientelare è in crisi sia perché gli imprenditori cercano personale qualificato e valido sia perché c’è stato un rinnovo generazionale anche nella classe politica e gli strumenti di consenso sono diventati altri.  Qualcuno dei vecchi politici però, maestro di vecchie e deleterie  pratiche ancora stenta a mettersi da parte. Qualcuno addirittura tenta un rinnovo generazionale, avviando alla carriera politica i propri figli,strumentalizzando  e ipotecando così il loro futuro.

Il settore delle risorse umane sta cambiando.  A livello di grandi aziende i datori di lavoro hanno cambiato il sistema di selezione e utilizzano strumenti moderni che consentono una valutazione adeguata dei candidati e la quasi certezza di trovare le figure professionali rispondenti alle necessità aziendali. Molto rimane da fare per le piccole e medie aziende  in cui la paura di investire in personale non adeguato invece, spinge all’utilizzo di contratti di ‘’prova’’ a tempo determinato e breve.

Ci si augura che la prossima amministrazione guidata da Rossi e dai giovani che entreranno in consiglio comunalepossafocalizzarsi su questo problema.

La mia idea è la creazione diun  centro di assistenza per il lavoro al servizio diretto di titolari di aziende e dei cittadini.Uno sportello gratuito in cui possano incontrarsi offertae domanda di lavoro dei tanti disoccupati.

Ho potuto notare che un fattore che disincentiva l’assunzione di molti disoccupati è la loro difficoltà a presentarsi presso le aziende per sostenere un colloquio.  La maggioranza si limita ad inviare via e-mail il proprio curriculum oppure si reca presso il CPI (centro per l’impiego) e sottoscrive un Patto di Servizio Personalizzato. In questo documento il CPI si impegna a sostenere l’utente nella ricerca di iniziative di inserimento lavorativo o proposte di formazione e/o di riqualificazione e/o integrazione professionale.In un caso o nell’altro le mancate risposte alle aspettative si traducono in mortificazione per chi cerca disperatamente un lavoro. Il disoccupato è una categoria svantaggiata e come tale dovrebbe essere sostenuta da una società civile. In molti non sanno proporsi, i giovani soprattutto che subiscono anche il disagio di non avere esperienza professionale certificata. Tanti sono anche quelli che non hanno proprio le qualifiche di studio e/o professionali. Uno dei sostegni possibile è sicuramente il reddito di cittadinanza o di inclusioni che dir si voglia, se inteso come strumento traghettatore per chi debba inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro.

Il ruolo dell’amministrazione cittadina può essere fondamentale in questo settore.

Ci sono degli strumenti normativi già attiviche aiutano in tal senso. La Regione Puglia ha pubblicato per esempiouna interessante legge sull’apprendistato e sulle botteghe scuola che potrà incentivare la formazione e l’occupazione nell’artigianato enei settori ad esso collegati. Ci sono anche strumenti finanziari per agevolare la ricerca del lavoro. In PUGLIAla Regione metterà a disposizione voucher per  la formazione dei disoccupati, una misura di ben 24 milioni di euro  di imminente pubblicazione col nome simbolico di MIFORMOELAVORO.

C’è bisogno però di una presenza attiva e rappresentativanegli organi amministrativi cittadini in modo da interloquire con la Regione e agevolare l’utilizzo di tali strumenti che spesso vengono attivatiformalmente ma poco utilizzati. Un sindaco ed un gruppo consiliare forte può avviare un rapporto sano e produttivo con Bari. E’ l’intento del nostro candidato Riccardo Rossi e del gruppo consiliare di Leu.

Sarà l’occasione per ricostruire, come una volta, un asse forte tra il nostro Comune di Brindisi, la nostra Provincia e la Regione Puglia. Un sindaco capacecome Rossi consentirà ai brindisini di ottenere ciò che gli spetta e nuovi consiglieri regionali della città eletti alle prossime elezioni consolideranno il rapporto tra queste tre istituzioni.

Purtroppo registriamo su questo tema l’assenza totale, a 100 giorni dalla loro elezione, dei parlamentari espressi dal territorio.  Questo comunicato vuol essere anche un invito a far sentire la loro voce. C’è l’interessedi  migliaia di disoccupati. L’invito non vuolessere  una provocazione ma, una richiesta di partecipazione e sostegno di politiche serie e condivise per il lavoro.

Per parlare di questo tema abbiamo organizzato un incontro con Riccardo Rossi giovedì 21 alle 20.30 presso il comitato elettorale di LEU del rione Commenda in Via Numa Pompilio n. 15

TEODORO PISCOPIELLO

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