Picchia moglie e figlia: 45enne arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Oria hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia, un 45enne di origine romena, regolare sul territorio nazionale, residente a Torre Santa Susanna e domiciliato Oria. In particolare, l’uomo, all’interno dell’abitazione familiare, per futili motivi, ha malmenato la moglie 45enne e la figlia 23enne, entrambi conviventi, cagionando loro lievi lesioni, non refertate. I Carabinieri, allertati dalla richiesta di aiuto della donna, giunti sul posto hanno subito avvertito le urla provenire dall’abitazione; una volta entrati, alla presenza dei militari operanti, l’arrestato ha inveito verso i congiunti, ingiuriandoli e minacciandoli di morte. Gli approfonditi accertamenti hanno permesso di evidenziare i ripetuti analoghi comportamenti nei confronti delle vittime a partire dal 2014. Il romeno, lo scorso 5 dicembre 2017, era stato arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva della custodia in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, sempre per maltrattamenti in famiglia nei confronti della coniuge e della figlia, provvedimento scaturito al termine delle indagini condotte dai militari, che avevano evidenziato gravi indizi di colpevolezza per ripetuti comportamenti violenti, ingiuriosi e minacciosi, posti in essere da maggio 2015 a novembre 2017 ai danni dei citati congiunti.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Brindisi.

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1 COMMENTO

  1. Quattro anni di violenza subita nel silenzio , madre e figlia ! Prima che violenza fisica sicuramente è stata una violenza psicologica perpetuata nel tempo , avvallata anche da una deformazione culturale che vede la donna ” schiava” dell’uomo, al servizio dell’uomo. Prima che slogan femministe e marce pro donna , dovremmo impegnarci tanto, noi adulti, ad educare le nuove generazioni , con pazienza e perseveranza , quotidianamente , ciascuno secondo le proprie responsabilità , al RISPETTO della DONNA , al riconoscimento dell’alto valore della femminilità ! ! ! Nelle semplici situazioni quotidiane, senza grandi prediche o lunghi discorsi ma con semplici e brevi frasi ” ad effetto” immediato. Soprattutto con il buon esempio personali. I genitori, gli insegnanti , gli educatori , i catechisti, i parroci , gli allenatori , gli adulti in genere , quando donano esempio di rispetto ed amore verso le donne , creature belle e delicate , allora anche le nuove generazioni imiteranno istintivamente ciò che vedono. Il RISPETTO SI INSEGNA PRIMA DI TUTTO CON L’ESEMPIO PERSONALE , le parole servono solo dopo, per dare spessore e significato all’esempio già dato!

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