Ostuni: Polizia di Stato esegue un’Ordinanza ai domiciliari nei confronti di pregiudicato

OSTUNI – Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni.

In stretta sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Maurizio MASCIOPINTO, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in generale, nei giorni scorsi, gli Agenti del Commissariato della Città Bianca, all’esito di una serie di accertamenti, traevano in arresto in Ostuni, su Ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica di Brindisi, un soggetto del posto che dovrà scontare una pena di anni 5 e mesi 6 di reclusione per diversi reati tra cui usura, droga e  maltrattamenti in famiglia aggravati.

L’uomo, SAPONARO Renato, classe 1956, censito in SDI, dopo il rintraccio e le formalità di rito, veniva associato presso una abitazione differente da quella del nucleo familiare in regime di arresti domiciliari, concessi dall’A.G. per problemi di salute.

Di seguito i fatti alla base del provvedimento restrittivo: Il provvedimento eseguito è la conseguenza dell’attività investigativa svolta dal personale del Commissariato della Città Bianca che con articolate e dettagliate attività d’indagine, riscontrava la responsabilità dell’arrestato per diversi reati che, divenute definitive le condanne, ne determinavano la pena indicata.

Di fatti lo stesso, in concorso col figlio, si rese responsabile di usura, lesioni personali ed altro ai danni di un anziano del posto cui , nell’ambito di un discorso di dipendenza dai videopoker, allorquando i SAPONARO gestivano un bar in Ostuni, venivano applicati tassi usurari del 10 e del 15 per cento sul danaro prestato dai due proprio con l’intento di ottenerne la restituzione maggiorata. Alla prima ribellione della vittima passarono alle vie di fatto percuotendolo fortemente.

La successiva denuncia alla Polizia di Stato ostunese fece scattare mesi e mesi di indagini, tradizionali e tecniche che sfociarono nell’arresto del SAPONARO Renato e del di lui figlio, il primo tradotto in carcere, il secondo ai domiciliari.

Ed ancora, in una seconda indagine del Commissariato ostunese, si appurò che l’odierno arrestato maltrattava abitualmente la convivente e i figli, ponendo in essere nei loro confronti una serie di atti lesivi dell’integrità psicofisica, dell’onore e del decoro, ingenerando, in tal  modo, un continuo stato di ansia e timore psicologico e costringendoli ad un regime di vita mortificante e insostenibile.

La paura di subire ulteriori violenze e patimenti d’animo impietriva le vittime, per tanto tempo incapaci di chiedere aiuto.

Ma, all’ennesimo episodio di sopruso e violenza avvenuto per futili motivi, la moglie trovava il coraggio di agire, denunciando tutto al Commissariato di P.S. di Ostuni.

Immediatamente, personale dell’Ufficio Denunce del Commissariato eseguiva tutta una serie di riscontri e verifiche che, all’esito di un articolata attività d’indagine, consentivano di dimostrare punto per punto il racconto reso dalla vittima nonché di assicurarla in un luogo sicuro e protetto.

Le evidenze probatorie venivano tempestivamente comunicate all’Autorità giudiziaria che disponeva l’immediata traduzione dell’individuo in carcere.

Oggi la Procura della Repubblica di Brindisi, in seguito alla natura definitiva delle condanne subite, ha disposto il suo rintraccio e la sua sottoposizione al regime degli arresti domiciliari, delegando all’esecuzione i poliziotti ostunesi artefici della irrogata pena di anni 5 e mesi 6 di reclusione.

Lo stesso, caratterizzato da certificati problemi di salute, veniva momentaneamente sottoposto agli arresti domiciliari con espressa delega alle forze di polizia sul controllo del rispetto delle prescrizioni imposte, pena la traduzione in galera.

La vicenda descritta consente, tra le altre cose, di porre l’accento sull’importanza dell’atto di denuncia in generale in quanto una decisione ritardata di rivolgersi alla Polizia di Stato può essere fatale e rappresentare un punto di non ritorno per le vittime di reati di ogni genere e natura.

La Polizia di Stato, pertanto, costantemente in prima linea nell’azione di prevenzione e di repressione degli illeciti, invita la collettività tutta a rivolgere alle Istituzioni competenti le dovute ed importanti segnalazioni, al fine di non dare un ulteriore possibilità di violenza ai propri aguzzini e onde bloccarli con fermezza e decisione.

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