FASANO – Nella mattinata di ieri, il Consigliere regionale del M5S Marco Galante, assieme al Consigliere comunale pentastellato Raffaele Trisciuzzi, hanno visitato l’Ospedale “Umberto I” di Fasano, destinato ad essere convertito in Presidio Territoriale Assistenziale (P.T.A.), così come previsto dal Piano di riordino ospedaliero.

Il Consigliere Galante si è trovato di fronte ad una realtà che vede i cittadini fasanesi soltanto oggi consapevoli della reale chiusura del nosocomio a fronte di un’offerta sanitaria territoriale non all’altezza dei servizi resi dalla storica struttura dell’ “Umberto I”.

“I cittadini tutti chiedono di reagire – dichiara Galante – alla prosecuzione del disegno iniziato dal 2012 dall’ex Governatore Vendola. Il 1 marzo gli ultimi reparti (pneumologia e medicina interna) hanno chiuso i battenti e il Presidente Emiliano, assieme ai suoi della maggioranza, si affanna a cercare di imporre l’idea secondo cui non si tratta di una chiusura, ma “solo” di una riconversione ancora tutta in itinere. Tutto ciò presume un complesso iter normativo e la stesura di protocolli operativi con le figure professionali interessate, a partire dai medici di medicina generale, di cui in realtà non vi è traccia”.




Altro punto delicato è sicuramente quello legato alla gestione della rete dell’Emergenza-Urgenza, che vede la chiusura del Pronto Soccorso a fronte di un Punto di primo Intervento transitorio, fino a giungere, entro fine anno, ad una postazione 118. Se si pensa che si tratta di un territorio che conta più di 40.000 potenziali utenti, che nel periodo estivo diventano oltre 100.000, ci si rende conto, numeri alla mano, di come l’offerta sanitaria sia stata ulteriormente depauperata e resa assolutamente insufficiente a garantire i servizi minimi a tutela della salute delle persone.

“Nel corso di questa visita – prosegue il consigliere regionale pentastellato –  si sono ascoltate numerosissime “voci” del territorio convinte che dietro queste apparenti riconversioni vi sia un disegno orientato a spostare tutti i servizi verso l’offerta privata, con  l’impossibilità per i cittadini più deboli di curarsi adeguatamente. Siamo sempre del parere – conclude – e non ci stancheremo mai di ribadirlo, che prima di giungere alla chiusura e all’eventuale nascita di un nuovo centro, si dovrebbe prendere coscienza delle reali esigenze del territorio ed assicurare quindi una concreta assistenza.”

“Il 24 marzo prossimo alle ore 15 – aggiunge il consigliere comunale M5S Raffaele Trisciuzzi – si terrà il Consiglio Comunale monotematico aperto sul riordino che chiediamo da 8 mesi, a cui tra gli altri, sono invitati anche il governatore Emiliano e i vertici Asl. Dovranno spiegare ai cittadini, tutte le irrazionalità e le criticità di un riordino attuato in fretta e furia e, soprattutto, in silenzio e senza un reale coinvolgimento di tutte le parti sociali. Un atteggiamento a dir poco inquietante se si tiene conto del fatto che stiamo parlando di un diritto fondamentale quale è quello alla Salute. Dopo 15 anni di strumentalizzazioni politiche – conclude Trisciuzzi – è giunto il momento di pretendere delle risposte chiare e per qualcuno di assumersi pesanti responsabilità.”




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