BRINDISI – E’ accaduto nella mattinata di ieri , all’interno dell’area cimiteriale, dove risiede la colonia felina censita di cui si occupa Antonella BRUNETTI-Delegata Guardia dell’Ambiente.

Da circa una decina di mesi il servizio veterinario ASL ha avviato la campagna di sterilizzazione dei felini in base alla Legge Nazionale 281/91 e Legge Regionale Puglia 12/95, e per tale motivo numerose sono state le richieste giunte per procedere agli interventi sui gatti di colonia.

Fra una sterilizzazione e l’altra qualche micetto è venuto alla luce,  alcuni di questi sono deceduti a causa di patologie diffusive feline che colpiscono i piccoli con sistema immunitario più debole o a causa di gravi infestazioni parassitarie , come già documentato da alcune indagini autoptiche e refertazioni veterinarie inoltrate dalla Brunetti al Comune, unico responsabile degli animali liberi sull’habitat, ma per le quali non c’è stato alcun riscontro o interesse da parte dell’amministrazione.

relazione veterinaria

Verso le 11.30 di ieri la direzione cimiteriale che collabora attivamente con l’Associazione , ha inoltrato segnalazione sulla presenza di “alcuni gattini che versavano in condizioni disperate”

Quando la Delegata si è recata sul posto si è trovata dinnanzi ad uno scenario raccapricciante : un gattino deceduto in terra in una pozza di sangue e col muso tumefatto, ed altri tre gattini urlanti che le correvano incontro.

Era solo un gattino di un mese che forse avrà cercato di avvicinarsi a qualcuno in cerca di aiuto, ed invece è stato brutalmente percosso.

“uno scenario che si ripete ad oltranza quello relativo alle segnalazoni in materia di tutela e benessere animali, se parliamo poi di gatti- afferma Antonella BRUNETTI- si apre una voragine nella quale ognuno esprime giudizi personali senza alcun riferimento normativo.”

Anche per questo motivo, Guardia dell’Ambiente ha inviato una nota al comando di Polizia Locale, al Comune, al Prefetto e per conoscenza alla ASL sugli interventi della Polizia Locale in materia di animali vaganti.

nota alla PL

Dopo aver prestato le prime cure in termini di sostentamento , i gattini sono stati condotti al comando di polizia municipale, proprio perchè lo ‘status’ sanitario dei felini non rientrava nelle competenze ASL , ma , gli agenti in servizio hanno richiesto ugualmente  l’intervento del dirigente dell’area A , che ha confermato quanto sopra esposto.Gli Agenti si sono attivati , così, nella ricerca di una collocazione ( ? )

Invece di ricevere conforto considerando la gravità della situazione e come in altri comandi di PL accade ( vedi Comune Sassuolo Ispettore R. Soli ), ‘l’invito’ è stato quello di uscire fuori con i gattini’!

“Gli agenti avrebbero dovuto interessare il settore comunale preposto invece di cercare affidamento altrove dei gattini- continua BRUNETTI- sono dieci anni che solleviamo l’amministrazione comunale dal problema, un problema di carattere ordinario ed ancora irrisolto, ancora inascoltatoe con un ingiustificato arricchimento della PA ;

 la sede dell’associazione è sistematicamente piena di animali, così come le abitazioni private dei singoli volontari che si riempiono di gatti in difficoltà , gatti per i quali il comune , unico responsabile, avrebbe dovuto garantire un servizio, come già esistente in altre vicine realtà .”

 

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