Le forze politiche di opposizione hanno contestato la convocazione della Commissione Pari Opportunità inviata dal componente Mastromarino per lo scorso 6 novembre, non avendo lo stesso alcuna legittimazione ad assumere funzioni di presidente.
Dal parere fornito dal Segretario Generale, pur emergendo orientamenti giurisprudenziali differenti, si evince che in ogni caso non è da considerarsi ammissibile, ed è dunque nullo, il voto espresso dall’assessore Tatarano, a chiusura delle operazioni di voto segreto e per di più a schede già scrutinate.
L’esito della votazione del presidente della C.P.O. ha restituito pertanto un risultato paritario tra il consigliere Mastromarino e la consigliera Ferreri, con cinque voti ciascuno.
La convocazione successiva del componente Mastromarino raffigura una forzatura ulteriore in un contesto in cui non vi è chi non veda un atto di travalicamento del responso.
Al grave si aggiunge il surreale. Lo stesso Mastromarino, convocando la Commissione, ha pedissequamente dato seguito alla richiesta impartita dall’assessore Tatarano, che chiedeva al “presidente eletto”, per Tatarano funziona così, la convocazione della C.P.O., facendola sprofondare ancora di più in una condizione di incertezza e di illegittimità. Per Tatarano si può fare.
È ferma intenzione di queste parti politiche fare luce sulla vicenda, soprattutto evitare che possa essere avallato un metodo di affermazione di un risultato basato sulla imposizione, antitetico alla libera determinazione della Commissione manifestata in quella occasione di voto. Oltretutto si andrebbe a creare un pericoloso precedente, inaccettabile e mai visto in questa città.
Abbiamo provveduto a chiedere anche a S.E. il Prefetto un parere dirimente sulla questione sollevata, che si riferisce ovviamente al caso della parità di voto. Si esclude che qualcuno possa ritenere possibile votare dopo la conclusione delle operazioni, a schede scrutinate ed a responso letto, condizionandone il risultato.
In ogni caso resta sul tavolo un enorme tema politico, che è stato fotografato proprio dal voto in seno alla Commissione. A Palazzo di città il clima è talmente teso dal voler tentare di nascondere maldestramente i problemi e le grandi decisioni come la polvere sotto il tappeto.
Al governo della città vi è una maggioranza non omogenea, atteso che l’esito non ha rispecchiato le intenzioni dell’amministrazione comunale. L’assessore ha dapprima voluto turbare il risultato votando a schede già aperte, per poi chiedere in modo pesante che il suo presidente convocasse la commissione. Ciò dimostra la scarsa frequentazione dei principi liberali e democratici che dice di professare, con un evidente senso di fastidio e di intolleranza verso il pensiero altrui. Condotte inadeguate al ruolo ricoperto, irrispettose delle sue funzioni.
Nel frattempo, l’amministrazione Denuzzo, bloccata tra veti incrociati e franchi tiratori, rimane in un silenzio tanto assordante, quanto imbarazzante.
Michele Iaia – Fratelli d’Italia
Anna Ferreri – Fratelli d’Italia
Francesco Birtolo – Insieme con Iaia Sindaco
Cosimo di Maria – Insieme con Iaia Sindaco
Alessio Curto – Forza Italia
Maria Passaro – Libera Francavilla
Antonella Iurlaro – La Città di tutti