Niccoli: “Servizi Sociali: Concorso Asili Nido c’è qualcosa che non va. Integrazione scolastica, tutte le falsità”

Claudio Niccoli

BRINDISI – Un comparto importantissimo come l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Brindisi brancola nel buio,   naviga a vista . Non si ha contezza dell’importanza dei Servizi sociali in questa città, delle sue emergenze , degli emarginati , dei diversamente abili , della gente che ha bisogno , delle cose da fare e da innovare introducendo nuovi servizi e razionalizzandone altri .

Manca un disegno globale delle cose da fare, si applica la cosidetta politica del carciofo una foglia alla volta senza avere un quadro chiaro ed armonico degli obiettivi da raggiungere.

I Servizi Sociali di Brindisi erano il fiore all’occhiello della Puglia, erano presi ad esempio da molte città del Mezzogiorno, ora una politica scellerata, il pensionamento di livelli apicali importanti , la cronica mancanza di personale stanno contribuendo al suo disintegramento .

Lo spirito di abnegazione dei livelli intermedi rimasti, la volontà e la professionalità nulla può contro la miopia politica e la mancanza di progettazione ed una pessima gestione .

Due esempi altrimenti ci vorrebbero tre enciclopedie , il primo abbiamo fatto battaglie importanti sull’integrazione scolastica per difendere il diritto all’assistenza dei ragazzi diversamente abili nelle scuole ed il diritto al lavoro delle operatrici ed operatori. Abbiamo denunciato gare sbagliate sugli importi , abbiamo previsto  riduzioni di ore per gli operatori e per i ragazzi che ci sono state, abbiamo denunciato falsi risparmi dell’Amministrazione , forse necessari a far avere gratificazioni a qualche dirigente, impoverendo di fatto il servizio e non risparmiando nulla.  Abbiamo dovuto assistere a proclami dell’Amministrazione che per tamponare tutti gli errori commessi ha uscito dal cilidro i cosidetti “Servizi Aggiuntivi”che si sarebbero dovuti svolgere nel pomeriggio alfine di far recuperare al personale le trenta ore settimanali ed ai ragazzi un implemento delle ore mattuttine. Abbiamo dovuto assistere ad atteggiamenti assurdi di qualche sindacato appiattito sulle posizioni dell’Amministrazione che in riunioni pubbliche si sentiva soddisfatto di come andavano le cose  a fronte di un malcontento generale.

Siamo quasi a Marzo e i servizi aggiuntivi non sono partiti , i ragazzi non hanno recuperato le ore perse, gli operatori hanno perso da Settembre fino ad oggi tra le 5000 e le 6000 ore lavorative,le promesse non sono state mantenute ed ogni mattina qualcuno si alza con il naso più lungo come Pinocchio. Riteniamo oggi come allora che per attivare i servizi aggiuntivi andava fatta una gara , forse non sono partiti perché avevamo ragione? O forse farli partire gli ultimi tre mesi dalla fine della scuola permette la spesa di un budget che è possibile affidare a trattativa privata?

 Poveri noi , poveri lavoratori , poveri ragazzi diversamente abili.

Il secondo,  gli Asili nido comunali: è stato bandito un concorso per educatori di asili nido che ha sollevato molte polemiche , in quanto più che un concorso sembra essere una stabilizzazione solo per chi ha determinati requisiti , lasciando fuori, in maniera ingiustificata, dalla partecipazione tutta una serie di professionalità ed educatrici che prestano il loro servizio da diversi anni . Gli asili presenti sul territorio sono 5 , di cui 4 interamente gestiti da privati vincitori di una gara pubblica indetta dal comune di Brindisi ed uno pubblico diciamo a metà in quanto i privati forniscono all’occorenza il personale.

Ora questa Amministrazione deve decidere in maniera chiara se gli Asili nido devono essere terziarizzati come di fatto succede oggi ,cioè la loro gestione è affidata ad un privato o devono ritornare ad essere di gestione interamente pubblica. Se non si attua questa scelta di fondo , ci troviamo di fronte ad un paradosso spendiamo soldi per stabilizzare delle educatrici , non tutte, e nel contempo affidiamo il servizio ai privati.

Chi governa deve decidere se privatizzare i servizi ed allora deve annullare il concorso per ovvi motivi , se invece si vuole andare verso una gestione pubblica, di gran lunga più costosa , bisogna fare i concorsi pubblici privilegiando chi opera nel settore da  diverso tempo.

Fare un concorso o una stabilizzazione per tre persone è solo una presa in giro è una dimostrazione di come questo governo cittadino non ha le idee chiare  su nulla e sperpera il denaro pubblico. A meno che, qualcuno ipotizza di far entrare che queste unità come educatrici per poi  utilizzarle in altri servizi vista la cronica carenza di personale.

 Ho un dubbio, è’ vero che tra tutti i sindacati informati solo uno è d’accordo sulla stabilizzazione? Perché?

Forse  perché ha una visione più ampia , più profonda di chiunque e quasi tutti non lo capiscono o ci sono altre motivazioni ?

Il Sindaco Rossi e la sua maggioranza hanno l’obbligo di rispondere   alle operatrici , ai cittadini agli utenti e alle loro coscienze.

Noi come forza politica di opposizione , di fronte ad un atteggiamento così irrazionale procederemo ad informare nei tempi e nei modi previsti la Corte dei Conti per verificare eventuali irregolarità.

Claudio Niccoli, Idea per Brindisi

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