FRANCAVILLA FONTANA – I dirigenti del MNS Francavilla Fontana, Francesco Candita e Carmine Calò,  pongono l’attenzione sul tema, molto dibattuto, della realizzazione del campo da golf a Francavilla e precisamente in Cda Carlo di Noi Superiore.

Candita e Calò, preso atto del parere espresso dalla Regione Puglia – Sezione Urbanistica con nota prot. N. 1867 del 16/03/2017, acclarata al prot. Gen. Al n. 11566 del 20/03/2017, evidenziano seri dubbi in relazione alla tutela paesaggistica relativa all’inizio dei lavori per la realizzazione dell’impianto da golf. Innanzi tutto, non si tratta solo di realizzare il famigerato campo da golf, ma di porre mano all’ampliamento e recupero della masseria Carlo Di Noi con i dovuti vincoli posti dalla Regione nel parere sopra citato.

Infatti, affermano i dirigenti del MNS, la nota della Regione Puglia pone dei paletti stringenti alla realizzazione delle opere sopra citate, paletti che si riportano pedissequamente al fine di rendere noti alla cittadinanza i vincoli da rispettare a cura della società che realizzerà l’impianto.




La Regione Puglia, al punto 2) del parere espresso, afferma che “il campo da golf, come si rileva dalla Relazione illustrativa interessa una superficie effettiva di circa il 16% della totalità delle aree interessate dalla variante urbanistica, che continueranno a mantenere la vocazione agricola e dovrà seguire la morfologia del terreno seguendo le curve altimetriche, lasciando inalterate le zone brulle o sassose esistenti; tale tutela riguarda anche la vegetazione esistente, gli ulivi e i pascoli”.

Al punto 3), si afferma che, “atteso il sistema delle tutele citate in materia paesaggistica, la previsione di ampliamento della masseria, pari a mc. 1.221,75 e avente una superficie di mq.407 da destinare a centro benessere, risulta in contrasto con l’art. 81 delle NTA/PPTR, misure di salvaguardia e di utilizzazione per le testimonianze della stratificazione insediativa”.

Pertanto, già da questo breve stralcio del parere espresso dalla Regione Puglia, si evidenzia un palese contrasto in relazione al paventato espianto di ben 320 ulivi dai terreni interessati; infatti, come si legge al punto 2) citato, la Regione ha imposto il mantenimento inalterato del paesaggio vegetativo, degli ulivi e dei pascoli nonché morfologico della zona interessata, il che evidentemente sta a significare che è fatto assoluto divieto di espiantare gli ulivi andando così a modificare il paesaggio dei luoghi nonché la loro vocazione morfologica.

Il  MNS di Francavilla, non si pone assolutamente in contrasto con il desiderio di portare un benessere economico alla città con la realizzazione di un impianto sportivo di tali dimensioni ma, intende battersi affinchè vengano rispettati tutti i paletti posti dalla regione Puglia in relazione a tale opera, questo in quanto non si può sacrificare il panorama morfologico e paesaggistico della nostra terra per un puro e semplice interesse speculativo.

Candita e Calò auspicano che l’Amministrazione Bruno vigili sull’applicazione di tali vincoli al fine di tutelare un prezioso tesoro nostrano quale quello degli ulivi secolari che in nessun caso possono essere sacrificati con l’espianto forzato, in ragione di un puro interesse economico.

E’ necessario, conclude il MNS di Francavilla, tutelare la nostra terra, custode delle nostre origini, poiché ogni aggressione fatta nei confronti della natura porterà solo a snaturare luoghi e paesaggi come quello salentino, che sono il simbolo di una natura che ancora vive e resiste agli urti della cementificazione selvaggia, paesaggi che ogni anno vengono immortalati da migliaia di turisti che da tutto il mondo ci invidiano.

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