BRINDISI – Sette persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo in cooperazione aggravata per la morte di un ufficiale dei carabinieri, il maggiore Gianbruno Ruello, ferito all’interno di una struttura di Oria il 28 maggio 2016 durante una gara di tiro dinamico con armi da fuoco. Ruello fu colpito alla nuca e mori’ il giorno successivo all’ospedale Perrino di Brindisi, dove era stato ricoverato in gravi condizioni. Era originario di Taranto e prestava servizio a Bari. Sono imputati e compariranno dinanzi al giudice monocratico per il processo il presidente dell’associazione sportiva, Francesco De Pace; il vice presidente Graziantonio Prudentino; tre consiglieri, Francesco Tancredi, Salvatore Castellana e Alfonso Passiante; Cosimo Leone, responsabile degli arbitri, e Pietro Apuzzo, ritenuto “l’esecutore materiale del reato”, verificatosi a causa di negligenza, imprudenza e imperizia. Secondo quanto ipotizzato dal pm Raffaele Casto, non vi fu valutazione da parte di tutte le persone coinvolte del rischio “elevatissimo” derivante dall’assenza di protezioni per persone che, presenti nel poligono, si trovassero nelle vicinanze di chi esplodeva colpi d’arma da fuoco. Il pm ha rilevato una carenza di sicurezza nella gara. I colpi partirono da una pistola semiautomatica 9×21. I famigliari si sono costituiti parte civile.

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