Luperti (Mrs): “Silenzio assordante sulle denunce fatte da Oggiano”

Pasquale Luperti
Pur non appartenendo alla stessa forza politica, ritengo sia necessario sottolineare l’importanza delle denunce, fatte in consiglio comunale e attraverso gli organi di informazione, del massimo esponente di Fratelli d’Italia a Brindisi, il consigliere Massimiliano Oggiano.
Nel silenzio generale (che purtroppo vede coinvolti anche tanti esponenti delle opposizioni) Oggiano ha acceso un faro – e non da adesso – su questioni gravissime che meriterebbero un segnale di attenzione anche da parte dell’Autorità giudiziaria competente.
Quanto parla di servizi sociali, ad esempio, Oggiano (che recentemente si è dimesso anche dalla presidenza della commissione di indagine sui servizi sociali) parla della necessità di introdurre criteri di trasparenza “in ciò che invece è più nero del carbone”. Il tutto, facendo intendere di essere a conoscenza di fatti e di circostanze in cui le leggi non sarebbero state rispettate.
Quanto ai lavori pubblici, poi, Oggiano denuncia mancati controlli sull’esecuzione di lavori stradali che hanno trasformato la città in un colabrodo. Una accusa ben precisa nei confronti degli uffici comunali i cui tecnici spesso “vanno a braccetto con i titolari delle ditte che eseguono gli stessi lavori”.
Un fatto gravissimo che fa registrare la latitanza della politica e, in particolare, del sindaco Rossi il quale – pur ritenendosi il paladino della legalità – non ci pare che abbia provveduto a denunciare pubblicamente (oltre che agli organismi competenti) le tante gravissime inadempienze di ditte appaltatrici e dei tecnici comunali.
Un silenzio che la giunta-Rossi ha osservato anche quando in città è circolata la registrazione di una conversazione telefonica di un consigliere comunale in cui si parlava di “assunzioni facili” a discapito di chi attende un posto di lavoro da anni ed anni. E sempre in tema di lavoro, Oggiano tempo fa ha parlato chiaramente ed in maniera documentata di bandi “sartoriali” anche in ambiti strettamente collegati all’ente locale (Palazzo Guerrieri). Anche in questo caso, chi si professa paladino della legalità avrebbe dovuto fare il suo dovere, denunciando e fornendo la piena collaborazione a chi deve indagare su eventuali comportamenti illeciti.
E invece si registra un silenzio assordante che non promette nulla di buono per la nostra città. Un motivo in più per costruire alternative credibili a questo sistema di governo dell’ente locale.
Lino Luperti. Movimento Regione Salento
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2 COMMENTI

  1. Le denunce vanno fatte presso le competenti autorità. Il perché vengano fatte sui giornali la dice lunga sull’attendibilita di “certe” fonti.

  2. La condivisione del commento rilasciato all’articolo costituisce la ragione dell’intervento onde precisare succintamente solo alcuni punti:
    1) è davvero emblematico, per usare un eufemismo e superando le possibili motivazioni insite nella nota, che il rappresentante di una forza politica non presente nell’Assise comunale, si assuma la potestà di difesa del pensiero e dell’agire politico di un componente del Consiglio non appartenente alla stessa forza politica;
    2) se il consigliere citato è a conoscenza, come si afferma, di fatti gravi per i quali non siano state rispettate le norme ha il dovere di segnalarli alla competente Autorità Giudiziaria oltre che agli Organi di Revisione Contabile sugli Atti degli Enti Locali;
    3) appare fuor di luogo e tempo il richiamo “all’accensione del faro” da parte del consigliere citato nei confronti dell’Autorità Giudiziaria per gli eventuali reati amministrativi perpetrati;
    4) va ricordato che il consigliere in parola è anche vice presidente del Consiglio comunale e che più volte gli è stato rammentato la opportunità di esprimere parere negativo alla trattazione di argomenti posti all’o.d.g. che evidenziano chiare illegittimità;
    5) dalla violazione di regolamenti, che appaiono innumerevoli con riferimento alla attuale situazione economico finanziaria dell’Ente, discende la possibilità di richiamo all’apparato burocratico per l’annullamento delle delibere adottate.
    Brindisi, 03/07/2022 Franco Leoci

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