L’UGL Brindisi sull’emergenza Pronto Soccorso

ospedale brindisi

Desta non poca preoccupazione la situazione in cui versano i pronto soccorso della provincia, in particolar modo quello dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, spesso oggetto d’interesse di cronaca a causa del continuo sovraffollamento. Lodevole il senso del dovere e la tenacia degli operatori sanitari, che in modo instancabile garantiscono il diritto alle cure. Impensabile la conversione dei Presidi Ospedalieri in Presidi Territoriali e in Punti di Primo Intervento senza valutare politiche integrative a sostegno di quest’ultimi, che nei casi più gravi si trasformano in meri traghettatori di malati. Risulta, invece, fondamentale limitare e filtrare gli accessi di lieve entità, le cure primarie, magari con l’introduzione di figure professionali a sostegno dei Medici di Medicina Generale. Si potrebbe valutare l’introduzione degli infermieri di famiglia, già in fase sperimentale in alcune regioni, incrementando il fabbisogno occupazionale. In questo modo anche l’Assistenza Domiciliare potrebbe essere implementata, non strettamente destinata ai soli individui non autosufficienti, che oggi molto spesso si affidano impropriamente a operatori sanitari non autorizzati per i prelievi, la gestione del materiale biologico, le medicazioni e altre minime cure. Districando i Medici di Medicina Generale dagli oneri, di una eccessiva burocrazia, e non dagli onori, della loro specializzazione, valorizzandone la professionalità. L’attività istituzionale offerta potrebbe essere potenziata, con ambulatori specialistici diffusi, invertendo l’attualità che molto spesso vede tempi d’attesa interminabili o addirittura indisponibilità di appuntamenti per agende chiuse, noncuranti delle normative, che obbliga al ricorso all’assistenza privata o all’attività libero professionale intramoenia. Con la speranza che il Servizio Sanitario Regionale torni a essere sinonimo di innovazione, nell’organizzazione oltre che nella diagnostica. Brindisi, 07 maggio 2019

La Segretaria Provinciale Ugl

Sanità Maria Sergi

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