BRINDISI – Efficace operazione della Polizia Municipale di Brindisi, coordinata dal comandante Teodoro Nigro, che ha permesso di scovare ben quattro Bed and Breakfast totalmente irregolari sul territorio comunale.
Che l’abusivismo nel settore turistico in Città non fosse ‘dormiente’ era evidente a tutti e le varie denunce di questi ultimi dodici mesi lo testimoniano. “Federalberghi Brindisi esprime grande soddisfazione per l’impegno profuso dal Comune di Brindisi e in particolare dal consigliere comunale con delega al Turismo Luciano Loiacono. La nostra associazione da diversi anni è impegnata nella lotta contro l’abusivismo e la concorrenza sleale coinvolgendo proprio i Comuni i quali – per legge – sono tenuti a censire e controllare le attività turistiche”, spiega Pierangelo Argentieri, presidente provinciale di Federalberghi Brindisi.
Non più di cinque giorni addietro il presidente Pierangelo Argentieri ha incontrato il Questore Maurizio Masciopinto per porre l’attenzione delle istituzioni sui rischi indotti dalla proliferazione indiscriminata di attività di accoglienza, che, mascherata sotto la definizione di ‘sharing economy’, ha generato di fatto un mercato parallelo che si sottrae a qualunque obbligo, a partire da quelli basilari in materia di sicurezza. “Abbiamo spiegato al signor Questore che Il fenomeno è in piena espansione anche sul nostro territorio, come dimostrato dalle offerte proposte dal portale Airbnbe da altri similari quali HomeAway, Flipkey, Wimdu, CaseVacanza, etc. nonché dai suddetti portali generalisti quali Tripadvisor e Booking.com”, aggiunge Argentieri.
Al fine di avere un riscontro con i dati in possesso di Federalberghi è stata presentata al Questore anche formale richiesta per sapere quanti soggetti privati che effettuano locazioni turistiche di immobili in Provincia risultino ad oggi registrati sul ‘portale alloggiati’, istituito ai sensi dell’articolo 109 TULPS.
“Il sommerso nel turismo genera una minore sicurezza sociale, evasione fiscale e lavoro in nero”, conclude Argentieri.