BRINDISI – L’ing. Giuseppe (Pino) Augusto, dipendente a tempo indeterminato del Comune di Brindisi (lo ricordiamo come responsabile del servizio di Protezione Civile, ndr) ha citato in giudizio l’Amministrazione comunale, chiedendo la somma di oltre un milione di euro per aver esercitato per 15 anni il ruolo di responsabile del servizio di Protezione civile comunale, sena che gli sia mai stato affidato l’incarico di dirigente.

Augusto, infatti, ricopriva il ruolo di tecnico, pur avendo – a suo dire – sempre svolto a tutti gli effetti il ruolo di dirigente, con tutte le responsabilità che ne conseguono.

“Dal 28 febbraio 2002 ad oggi – si legge nel ricorso – continuativamente e ininterrottamente, ha svolto le funzioni e le mansioni di dirigente del Servizio di Protezione Civile del Comune di Brindisi e,per l’effetto; Condannare il Comune di Brindisi, in persona del suo Sindaco pro tempore, al pagamento delle differenze stipendiali tra l’importo ricevuto e il maggiori importo spettante quale retribuzione del dirigente, secondo il CCNC dei dirigenti delle Regioni e delle Autonomie Locali, calcolate fino al 31.12.2015, comprensive di interessi e rivalutazione, l’importo di €864.779,67, nonché l’accantonamento a titolo di maggiorazioni del TFR dell’importo di €110.741,82,oltre ulteriori differenze retributive, maggiorate di interessi e rivalutazione,ed ulteriori accantonamenti a titolo di maggiorazioni del TFR, dal 1.1.2016 fino all’effettivo espletamento dell’incarico. Con vittoria di spese e compensi di giudizio”.

Nel frattempo, l’Amministrazione comunale si è costituita nel giudizio promosso dinanzi al locale Tribunale Sezione Lavoro dall’ing. Augusto, conferendo mandato difensivo ai Legali dell’Ente, avvocati Francesco Trane e Monica Canepa.

e l’udienza di comparizione delle parti è stata fissata per il 9 giugno.

 

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