Sulla Sanità pugliese ( e non solo), ne sentiamo di tutti i colori, spesso si evidenziano le negatività, le problematiche, le vicende e i drammi umani irrisolti. Ma la Sanità è fatta, anche e soprattutto, di umanità, competenze e belle risorse umane, professionalità e dedizione, elementi che in sostanza bisogna evidenziare, se possibile.
Riceviamo e pubblichiamo una commovente lettera( che inevitabilmente suscita emozioni ed anche riflessioni) di un 46 enne brindisino,Teodoro Micelli, ricoverato praticamente un mese presso l’ Ospedale “Vito Fazzi “ di Lecce.
“ Non finirò mai di ringraziare chi mi ha salvato praticamente la vita, chi ha permesso di poter riabbracciare nuovamente la mia famiglia e gli amici. Sono stati giorni molto difficili, soprattutto per mio figlio e la mia famiglia, ma se sono riuscito a farcela è grazie( si lo so, anche per la mia grande voglia di vivere) a chi, quotidianamente, mi ha seguito a vista d’ occhio, non lasciandomi solo neanche un attimo, facendo proprio di tutto per restituirmi alla vita.
Sono stati tutti encomiabili, al Vito Fazzi di Lecce, dal primo all’ ultimo, il personale medico e quello infermieristico. La mia è stata sicuramente una brutta storia, ma posso dire emblematica, di come, nonostante il buio, si può ritrovare da un giorno all’ altro la luce, la speranza.
E’ stato un “ mese di inferno”, praticamente “ sballotto lato” da un reparto all’ altro, sino alla rianimazione. Ma, come mi ha anche confermato mia moglie( che non mi ha lasciato solo neanche un minuto), un percorso “ obbligatorio”, per capire meglio l’ evoluzione della grave malattia diagnosticata, sì per salvare una vita umana.
Mille volte GRAZIE, GRAZIE, ai medici ed infermieri , dei reparti Chirurgia Toracica, Otorino, Rianimazione. Io e la mia famiglia abbiamo potuto tastare con mano l’ enorme umanità e professionalità di persone che non potrò mai dimenticare . Oltre ad una competenza che ho potuto sin da subito verificare.
Vorrei tanto che la mia esperienza fosse da grande esempio, per credere, sempre e comunque, nella Sanità, in una sanità migliore e diversa che poi non è quella che leggiamo sui giornali ed anche i social.
TEODORO MICELLI
Un brindisino ricoverato al’ Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.