BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo nota del presidente BMW Motorrand Club Salento, Alfio Zaurito, sulla pericolosità delle strade della provincia di Brindisi, Lecce e Taranto.

Il Bmw Motorrad Club Salento – si legge nella nota – è uno dei più grandi motoclub della Puglia e ad esso confluiscono associati di diverse province della nostra Regione, da 18 anni, cioè dalla sua nascita si preoccupa di individuare momenti di aggregazione cultura del territorio cercando di trovare anche dei momenti ludici per rendere le passeggiate in moto un momento di spensieratezza dalla frenesia quotidiana a cui molti di noi sono chiamati. Dopo una disamina attenta effettuata per le strade del Salento ci siamo resi conto che siamo costretti a viaggiare, alcune volte, su strade urbane che nulla hanno da invidiare a quelle del dopoguerra dopo i bombardamenti, o peggio ancora dove la vegetazione naturale regna sovrana senza che alcun amministratore si preoccupi dello svilente spettacolo non solo estetico, oltre che dell’intralcio alla visibilità. Ogni motociclista è conscio che oltre ad indossare le protezioni massime prima di cavalcare la sua due ruote deve indossare un grado di consapevolezza superiore a quando lo stesso soggetto guida un auto, semplicemente perché sotto alla sella si sviluppano parecchi cavalli che rendono quel mezzo domabile o meno a seconda di quanto la mano destra ruoti verso il basso e,  soprattutto perché la disattenzione di altri esseri umani che guidano mezzi diversi da una moto o da uno scooter qualora si verificassero eventuali contatti tra i due se ne deduce che quasi sicuramente il contatto risulterebbe fatale per il guidatore del mezzo più piccolo. In Italia purtroppo spetta il primato Europeo di mortalità per incidenti in moto, uno ogni sei ore, pari a 1400 motociclisti che hanno perso la vita nel 2015 (dati Ania), la Puglia ed il Salento, purtroppo, non sono  un’ isola felice da questo punto di vista, infatti tra i morti e feriti si registrano un totale di incidenti che coinvolgono in provincia di Lecce 3026 persone, Brindisi 1557 e Taranto con 2060 (dati Istat). La nostra come Bmw Motorrad Club Salento non è una denuncia o un denigrare il lavoro delle amministrazioni comunali e/o provinciali, ma semplicemente l’invito ai rappresentanti del Governo nel territorio di Lecce, Brindisi e Taranto di far rispettare un po più le regole della strada a tutti soprattutto in momenti come quelli estivi in cui il bacino di utenza nel Salento si decuplica e quindi aumenta il rischio di incidente stradale e dove spesso a farne le spese sono i motociclisti“.

Di seguito la lettera inviata ai Prefetti di Brindisi, Lecce e Taranto.

Com’è noto – inizia la lettera – ogni anno le province di Brindisi, Lecce e Taranto diventa meta ambita di turisti provenienti da ogni parte del globo e di questo noi ce ne fregiamo e speriamo che questo trend sia sempre in continua crescita, infatti nei prossimi due mesi tutto il Salento sarà ospitale con decine di migliaia di turisti, che di conseguenza incrementeranno il flusso stradale già esistente è però abbastanza evidente che aumenti la percentuale di rischio incidente per le strade. In Italia purtroppo spetta il primato Europeo di mortalità per incidenti in moto, uno ogni sei ore, pari a 1400 motociclisti che hanno perso la vita nel 2015 (dati Ania), la Puglia ed il Salento, purtroppo, non sono  un’ isola felice da questo punto di vista, infatti tra i morti e feriti si registrano un totale di incidenti che coinvolgono in provincia di Lecce 3026 persone, Brindisi 1557 e Taranto con 2060 (dati Istat). Ovviamente le cause più risapute sono l’ uso del telefono e la velocità, oltre alle innumerevoli circostanze in cui la sicurezza stradale viene meno per altre cause. E’ ovvio che il concetto di prevenzione e sicurezza deve funzionare per evitare le distrazioni e l’incuria dell’uomo e per questo,  Vi preghiamo di mettere in atto tutto ciò che in vostro potere per limitare il più possibile il continuo stillicidio a cui ogni anno siamo costretti ad assistere, in cui Vi prego di considerare che in più occasioni il motociclista risulta, in percentuale, il soggetto più vulnerabile da eventuali collisioni tra veicoli. La presente comunicazione ha semplicemente il fine di invitare, tramite i rappresentanti del Governo centrale, gli organi di polizia, che già svolgono un’ egregio lavoro per le strade, ad intensificare i controlli per le strade comunali e statali affinchè possiamo stilare un bilancio meno traumatico a fine anno, con l’auspicio che la disciplina stradale sia sempre, per tutti noi utenti della strada, il primo degli elementi di sicurezza da “indossare”.

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