Le proposte di Confartigianato Brindisi per Comuni, Provincia e Regione su possibili utilizzi dei fondi del PNRR

 La Confartigianato intende dare il suo contributo ai soggetti pubblici che stanno lavorando su progetti che possano essere finanziati dal PNRR e possano diventare volano per lo sviluppo di uno o più settori produttivi, e creare, conseguentemente, opportunità di lavoro, soprattutto per le piccole imprese.

Numerosi sono i progetti che i Comuni possiedono già nei loro cassetti, basterebbe ripescarli e riciclarli da bandi pubblicati negli anni passati dai Ministeri, dai GAL, dalla stessa Regione Puglia, si tratta solo di adattarli all’evoluzione delle norme europee, delle leggi italiane e regionali ma anche ai piani comunali, molte volte troppo restrittivi e non adeguati all’evoluzione delle leggi nazionali.

Lo  affermiamo  senza alcuna polemica .  Vorremmo  sollecitare gli amministratori  affinchè non facciano da soli, molti di loro non conoscono le potenzialità insite nelle aree rurali  e costiere, la forza dell’agricoltura e della zootecnia, i siti archeologici che abbiamo nelle campagne brindisine, canali e strade rurali, le case coloniche abbandonate di proprietà della Regione, si scervellano a presentare progetti per siti che sono in città ma la periferia è più grande e vive più della città con famiglie, lavoratori, imprese e anche tanti turisti.

Da  una attenta lettura del PNRR abbiamo rilevato che le proposte progettuali provenienti dal basso, cioè dai cittadini o dalle imprese piuttosto che dalle loro associazioni, possono essere prese in considerazione per presentare progetti utili a produrre sviluppo economico e sociale.

Dal nostro osservatorio, quello delle piccole imprese attive prevalentemente nell’artigianato e nei settori strettamente collegati ad esso quali l’agricoltura e l’allevamento, il commercio, il turismo ed il sociale, registriamo molto interesse a sviluppare attività volte al recupero edilizio nelle aree periferiche delle città, rurali e costiere, ad interventi per la cura delle aree verdi e più in generale di valore naturalistico, al recupero di beni archeologici e storici caduti da decenni in stato di abbandono e di grande valore culturale oltre che turistico, il mix di interessi che si sta generando sulle aree rurali e costiere dei nostri Comuni ci costringe a dare voce alle persone che partoriscono queste idee, spesso piccoli imprenditori o cittadini residenti in queste aree.

Abbiamo raccolto le proposte che più ci convincevano, quelle in grado di generare sviluppo  sostenibile delle piccole imprese e soprattutto di generare nuovi posti di lavoro, abbiamo seguito l’indirizzo che il Parlamento ha dato agli italiani di impegnarci sempre più nella tutela dell’ambiente nell’interesse delle generazioni future, ed abbiamo elaborato tre proposte progettuali che ognuna delle Pubbliche Amministrazioni in indirizzo può far propria e cucire attorno ad essa un progetto finanziabile dal PNRR.

Uno dei primi sforzi che i soggetti pubblici dovrebbero fare è di sburocratizzare e velocizzare le procedure di realizzazione di ogni opera rientrante in un progetto finanziato, abbiamo ancora casi di progetti finanziati da oltre due anni che attendono di vedere la posa del primo “albero”.

Questi prossimi dieci anni saranno gli ultimi, a nostro modesto avviso, per recuperare il tempo perduto nella difesa dell’ambiente, lo conferma il fatto che il Parlamento ha approvato, nei giorni scorsi, la modifica della Costituzione introducendo tra i principi fondamentali quello dedicato alla tutela ambientale, finalmente accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione si dispone che la Nostra Repubblica “tuteli l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

Partendo da questo assunto,  riteniamo che i sindaci brindisini ,  il Presidente  della Provincia  e il Presidente della Regione Puglia debbano porre attenzione al PNRR soprattutto per le Missioni che riguardano l’ambiente e tutti i settori strettamente collegati alla sua “salute”, l’agricoltura, il turismo, l’artigianato,  il sociale    e la  cultura .

II PNRR ha sei Missioni da portare a termine:

1) la digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, 2) la rivoluzione verde e la transizione ecologica ,3) le infrastrutture per una mobilità sostenibile, 4) l’istruzione e la ricerca, 5) l’inclusione sociale e la coesione,    6) la salute.

Per ogni Missione, i soggetti che intendono partecipare alla presentazione dei progetti devono tenere conto delle Componenti che ne sono parte importante e integrante.

Un esempio interessante, almeno per noi di Confartigianato, riguarda la Missione 1 Componente 3.2 Turismo e Cultura, che è sintetizzata con il titolo RIGENERAZIONE DI PICCOLI SITI CULTURALI, PATRIMONIO CULTURALE, RELIGIOSO E RURALE

In    questa Missione, si sottolinea che gli interventi di sostegno al turismo ed alla cultura non saranno focalizzati solo sulle grandi città, una linea di intervento del PNRR sarà dedicata a sostenere lo sviluppo turistico/culturale nelle aree rurali e periferiche, gli investimenti consentiranno la valorizzazione del grande patrimonio di storia, arte, cultura,

e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani e nelle zone rurali, sostenendo il recupero del patrimonio culturale, l’attivazione di iniziative imprenditoriali commerciali (ad esempio nuove modalità ricettive), rivitalizzando il tessuto socio-economico dei luoghi (ad esempio favorendo la rivitalizzazione di mestieri tradizionali, quali l’artigianato), contrastando lo spopolamento dei territori e favorendo la conservazione del paesaggio e delle tradizioni.. .

Il  Direttore   Confartigianato  Brindisi

Teodoro    Piscopiello

 

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