Egreggia dottoressa Marta Conserva, dirigente scolastico della scuola dell’infanzia “Ferrante Aporti” dell’ I. C “Paradiso-Tuturano”, Brindisi. Le scrivo da madre a madre, lei che rappresenta la scuola, un luogo dove i nostri figli vivono per 6 ore al giorno dovrebbe in qualche modo tutelarli e amarli come fossero suoi. Voglio chiederle, lei manderebbe suo figlio di 3 anni in una scuola dove tutto è buio, le classi chiuse e vuote, in una classe inizialmente di 20 bambini, molti di loro per la prima volta lontani dall’ambiente familiare, con una maestra (di ruolo) che chiede aiuto a noi mamme (inesperte con l’inserimento alla scuola), perché non riesce a gestire i bambini da sola? Venimmo da lei e ci disse che era impossibilitata a nominare una seconda maestra in quanto era solo diurno, ma lo avrebbe fatto con l’inizio della mensa, anche lì non avvenne se non dopo sollecito dei genitori e 2 giorni dopo che iniziò il servizio mensa. Porterebbe il suo bambino in una classe dove nonostante il disorientamento dei primi giorni avviene un susseguirsi di maestre di supplenza innanzitutto adattate (potenziamento elementari o addirittura una collaboratrice della segreteria) , a breve termine (massimo 4 giorni), tutto questo da settembre a dicembre, per trovare un attimo di continuità e tranquillità da dicembre a febbraio, e poi ancora un punto di riferimento crollato con l’arrivo della maestra di ruolo, e oggi ancora una volta rivoluzionati. Lei manderebbe il suo bambino in una scuola dove non c’è nemmeno la cassetta del primo soccorso?, nonostante che da 3 anni le coordinatrici di plesso la richiedono, l’abbiamo dovuta adattare noi mamme ; lei manderebbe suo figlio in una scuola categorizzata di “serie B” sol perché le altre strutture da lei dirette organizzano esperienze e attività per i bambini, spazi esterni puliti da utilizzare e da noi nulla? (basta vedere openday, castagnata di tutte e 3 le sezioni ed erbacce nel giardino ecc..). Cara preside, la settimana scorsa in classe dei nostri figli è caduta una bambina, con nostro rammarico nom è arrivata nemmeno una telefonata dalla presidenza alla famiglia della piccola per accertarsi che la bambina stia bene, vede cara preside alla nuca di una bambina di 3 anni i punti di usura non sono cose da nulla. Lei manderebbe suo figlio in una scuola dove ancora oggi a maggio, ad un mese della fine, ancora avvengono cambiamenti? I nostri bambini sono stati “sfrattati”, non hanno più la loro classe, i loro lavoretti dalle mura nello scatolone e le loro abitudini poi…??? Loro sono stati arrangiati nell atrio, mentre giocano, per istinto si diriggono verso la porta della loro classe, ma non possono entrare perché non è più loro, ci sono altri bambini, sistemati con i propri lavoretti e fotografie con altre insegnanti che lavorano come hanno fatto loro fino a ieri. Le racconto una cosa cara preside, negli anni passati, al plesso “santa rita” caddero nuovamente dei calcinacci dal soffitto, ma i genitori e le insegnanti di quel periodo del plesso “ferrante aporti” non furono così ospitali, i bambini della “santa rita” vennero trasferiti nei locali della chiesa del paradiso dove le mamme pulivano le classi adibite al catechismo per far si che i bambini stessero comodi per le ore di scuola. Noi non vogliamo assolutamente questo perché i bambini sono tutti uguali, però nel rispetto dei nostri bambini e delle nostre insegnanti, sono le insegnanti, i genitori e i bambini della “santa rita” che devono adattarsi alla “ferrante aporti” che doveva ospitarli e farli sentire a casa loro, qui ci ritroviamo che le insegnanti della “santa rita” devono voler ospitare i nostri figli iscritti all oriani, non crediamo che questo sia giusto nei confronti dei bambini e nei confronti delle insegnati stesse, voi parlate di continuità scolastica per i bambini della “santa rita”, e la continuità per i nostri bambini della “ferrante aporti”? Le chiedo ne avranno mai? Questi bambini ce li ha devastati. Cordialmente le mamme amareggiate della “ferrante aporti “

Le mamme della Ferrante Aporti e della Santa Rita
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