L’avv. Trane prova a rientrare in Comune e rilancia chiedendo danni d’immagine e la stabilizzazione del rapporto

comune brindisi

BRINDISI – L’avv. Francesco Trane non ci sta a vedersi destituito della sua carica di dirigente dell’Ufficio Affari Legali del Comune e presenta ricorso cautelare – ex art. 700 c.p.c. – davanti al Giudice del Lavoro per vedere riconosciuta l’illegittimità del provvedimento con il quale il Commissario prefettizio l’ha sollevato da un incarico che ricopriva dal 1999, anno in cui superò la selezione pubblica per titoli e colloqui.

Trane, oltre a richiedere il reintegro sulla base di un contratto firmato il 4 gennaio scorso – che ha come scadenza il 31 dicembre del 2019 -, chiede un risarcimento dei danni non patrimoniali (per lesione della sua professionalità e per danni d’immagine) e “rilancia il banco” domandando che il suo rapporto con il Comune possa essere stabilizzato (rectius, possa trasformarsi a tempo indeterminato). Secondo l’avvocato, infatti, il Comune avrebbe mal interpretato l’art 110, comma 3, del D. Lgs. 267/2000, il quale recita che “i contratti a termine non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco”. Essendo terminata la consiliatura targata Carluccio, il Commissario ha conseguentemente inteso sollevare dall’incarico l’avv. Trane, soprattutto alla luce del fatto che lo stesso non è stato vincitore di un concorso pubblico, ma solo selezionato per titoli e colloqui, una forma oramai ritenuta deteriore e confinata ai soli casi di selezione di accademici di conclamato spessore.

E per rientrare in Comune, Trane se la dovrà vedere giuridicamente con le sue ex colleghe Guarino e Canepa, le quali sono state incaricate dal Commissario di difendere l’Ente in giudizio.

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO