Un tempo, non molto lontano peraltro, fare l’assessore era l’aspirazione massima per chi si candidava al Consiglio comunale. Entrare in Giunta significava, infatti, essere stato ‘scelto’ non solo dai cittadini, ma anche dalla coalizione che era andata al Governo cittadino.

Oggi, paradossalmente, si assiste ad una drastica inversione di tendenza: a Brindisi sicuramente. Soprattutto, se è necessario entrare in Giunta ‘in corsa’ e, ancor di più, se l’Amministrazione cambia esecutivo ogni due per tre. E’ proprio ciò che sta accadendo con il sindaco Angela Carluccio che, per evitare o per tamponare crisi più o meno passeggere e mal di pancia decisamente frequenti da parte dei suoi alleati, un mese sì e l’altro pure si vede costretta a mettere mano alla sua squadra di Governo.




In queste ore siamo arrivati alla Giunta – quater (crediamo di non sbagliare, pur avendo perso i conti). Ed allora, per accontentare Damiano Flores che – transfugo dal PD e confluito nel nuovo gruppo dei Democratici e Socialisti ha fornito la stampella alla maggioranza – la Carluccio ha regalato al movimento altri due assessori, uno dei quali (Elena Marzolla) è andata a sostituire la dimissionaria Maria Greco, l’assessore “con le palle” più di qualunque altro uomo seduto in Consiglio (senza offesa per nessuno). L’altro assessore, come anticipato stamattina in un nostro articolo, è Luigi Guadalupi che potrebbe diventare il nuovo vice sindaco, casella rimasta vacante da quando all’incarico rinunciò il bravo Francesco Silvestre, espressione dei Coerenti per Brindisi di Lino Luperti. Guadalupi, tra l’altro, risulta essersi iscritto (on line) al Partito Democratico in data 23 febbraio 2017. Ma questa è un’altra storia. 

Il terzo neo assessore, invece, pare sarà Consiglia Tau che, a suo rischio e pericolo, esce dal Consiglio comunale e potrebbe uscirne definitivamente, qualora un giorno dovesse essere sostituita: cosa altamente probabile di questi tempi. E’ l’unica a sacrificarsi sull’altare della Patria. Inutile, infatti, nascondersi dietro ad un dito: è proprio questo il motivo per cui nessuno, ad oggi, vuol fare l’assessore. Ci chiediamo, infatti come mai, ad esempio, tra i Democratici e Socialisti, non è entrato in Giunta Luciano Loiacono? Semplice: un domani rischierebbe di essere fuori definitivamente. Ma non solo. Come mai gli stessi Democratici e Socialisti, dovendo indicare tra gli assessori una donna (per conservare l’equilibrio delle quote rosa) non hanno pescato tra una delle prime non elette della lista originale? Perchè non dare la possibilità di entrare in Consiglio ad una persona che si è candidata, che ha investito tempo e denaro e magari ci crede più di tutti loro messi assieme? Tra l’altro, pare che fu proprio il sindaco Carluccio, inizialmente, a chiedere ai partiti della sua coalizione che gli assessori venissero scelti all’interno delle liste (tranne la sua, ndr). Tutti, almeno sino ad oggi, hanno rispettato questo ‘diktat’, ma i Democratici no. Cosa ne pensa, oggi, il sindaco? Ha forse cambiato idea? 

Last, but not least: come mai vengono nominati tre assessori, quando i posti disponibili sono solo due? Significa, forse, che qualcuno di quelli attualmente in carica verrà ‘sacrificato’ e buttato dalla torre? Chi sarà? Attendiamo le prossime ore per svelare l’arcano…




Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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