La moglie lo tradisce, lui la picchia e lei lo accoltella: arrestata la donna, denunciato l’uomo

L’ha picchiata con calci e pugni dopo avere scoperto che aveva una relazione extraconiugale. Lei ha reagito colpendo il marito all’addome con un coltello da cucina con la lama da 25 centimetri ferendolo gravemente. La lite in famiglia, avvenuta a San vito dei Normanni, e’ finita per lui in ospedale e per lei in carcere. Entrambi sono originari del Camerun. I carabinieri hanno arresto la donna con l’accusa di tentato omicidio aggravato e hanno denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, trasportato all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, e’ stato sottoposto a intervento chirurgico per grave trauma toracico. Il
coltello e’ stato sequestrato.

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1 COMMENTO

  1. Spero che la coppia non avesse figli !!! Chissà che sofferenza sarebbe stata per i figli se avessero assistito ad una lite del genere. Solitamente chi arriva a liti di questo tipo, che sfociano nell’accoltellamento oppure nel ferimento grave, nelle percosse e addirittura nell’omicidio, è perché c’è alla base la cultura del prevaricamento del debole, della prepotenza continua e ripetuta. Mi chiedo: perché si è giunti a considerare l’azione della donna, con il conseguente arresto, come tentato omicidio e non invece come “legittima” difesa? Dinanzi a calci e pugni, che non si sarebbero mai fermati, perché la cultura africana sappiamo che è terribilmente maschilista e prepotente, che poteva mai fare una donna indifesa se non difendersi per proteggersi e salvare la propria vita? La legittima difesa è un diritto naturale ed è un’azione istintiva dinanzi ad una brutale aggressione, non c’è infatti la “serenità”, né il tempo per decidere “come” difendersi. Quando qualcuno ti aggredisce e non c’è oggettivamente via d’uscita per salvarsi, l’unica via d’uscita, che è un diritto naturale, è quella di difendersi in maniera “proporzionata” alla violenza ricevuta in quel momento.

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