Clof, clop. Cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchette,
chchch …
E’ giù,
sotto le scale,
l’ex fontana malata
che tossiva,
e poi taceva.
Che spasimo
sentirla tossire,
e mordersi la coda
come se avesse
il Covid di moda.
Mia povera
fontana imperiale,
avevi molto male
e il mal che l’acqua aveva
il mio cuore assai premeva.
Tacevi
da anni,
e non s’odeva romore
di sorta:
mannaggia a
ci t’è morta!|
Orrore!
Ah! No.
Rieccola ancora!
Sì, finalmente,
è tornata a cantare:
Clof, clop, cloch
Cloppete …
Restaurata per bene,
ha finito le pene,
e or lucida e rinata
è tornata,
in quella bella via,
più bella e superba
che pria,
a cantare
e a rimirar lo mare.
“Madonna, Gesù!
Mai più, mai più!”
diceva la gente
commossa e fremente.
“Non ci par vero
riaver la fonte dell’Impero!”
“Or sei guarita
cara fontanona avita!
Ce l’ho fatta, cazzo!”
urla felice il Marinazzo.
Ma nella comune festa
scoppia la tempesta.
Qualcuno ha perso la testa
e or mastica amaro
su quel che più gli è caro.
Son quelli dell’Anpi
che a niun fanno sconti:
“La Fontana è un insulto.
Quella lapide offendente
non merita indulto,
abbasso il Reuccio indolente,
abbasso il tirannico Duce
ed il suo Impero crudele e truce!
Cittadini, noi siamo nel vero,
cangiam nome alla fonte dell’Impero!”
Alla fin sentite me Bastiancontrario:
il mondo è bello perché è vario
e nessuno ha piena ragione:
La storia è per definizione
un calderone zeppo di errori/orrori
che ognuno ama giudicare
come meglio cazzo gli pare.
E allor su dunque, amici cari,
considerate d’ aver ragione alla pari,
sopite le polemiche e brindate
alla fontana guarita e alla città che amate!
Bastiancontrario