BRINDISI – La Casa del Popolo di Brindisi ribadisce la necessità di fare chiarezza su tutte le grandi opere inutili e imposte, come TAV, MUOS, MOSE ed in Salento i gasdotti TAP, EAGLE e IGI Poseidon, e in particolare su quelle che approderanno sulla costa adriatica salentina da Otranto a Lendinuso e si ricongiungeranno alla rete SNAM attraverso il Centro di Interconnessione di Contrada Matagiola a Brindisi.
In questo momento in Italia si dovrebbe investire nella messa in sicurezza del territorio e nell’aumento degli investimenti e della produzione di energie rinnovabili. Proprio il Salento ha subito, negli ultimi mesi, danni ingenti dovuti a temporali e trombe d’aria. Il clima sta cambiando e tutt* siamo potenziali vittime di questi stravolgimenti.
Tutte le grandi opere vanno nella direzione opposta, hanno forti impatti ambientali e assecondano quel modello di sviluppo che sta provocando tutto questo.
I loro promotori hanno la sfacciataggine di presentare queste opere come utili e vantaggiose per tutt*. Nel caso dei gasdotti continuano a blaterare di possibili conversioni a gas di impianti come la centrale di Cerano e l’ILVA, ma non c’è niente di vero: questi gasdotti sono inutili!
Mettendo insiemi i tre “tubicini”, come li ha definiti qualcuno, si parla di una capacità complessiva di 45 miliardi di metri cubi di gas all’anno. A cosa servirà tutto questo gas, considerando che da anni i consumi in Europa si riducono e le capacità attuali sono più che sufficienti a soddisfare la domanda di metano?
Alla prima domanda è facile rispondere: serve ad arricchire chi li costruisce ai danni delle comunità e dello Stato italiano. Molti ricorderanno la “stagione dei rigassificatori”, si diceva che l’Italia aveva bisogno di costruire 11 rigassificatori per diversificare le fonti di approvvigionamento e garantire una sufficiente quantità di gas stoccata. Ora ce ne sono solo 4 e non funzionano neanche a pieno regime. Sì, perché questi gasdotti sono imposti, anche con la forza.
La farsa si ripete!
Le comunità locali sono state escluse dalla discussione, i governi hanno tentato di imbrogliare le carte e quando questo non ha funzionato anche la violenza è stata usata contro chi protestava. Il paese di Melendugno è stato praticamente militarizzato, rendendo persino difficili gli spostamenti dei contadini verso le loro campagne.
Quella contro le grandi opere inutili ed imposte non è solo una lotta ambientalista, è una lotta per la democrazia, affinché lo Stato non faccia gli interessi di pochi a scapito di molti, affinché chi vive i territori possa far sentire la propria voce e possa partecipare realmente ai processi decisionali.
Per tutti questi motivi noi della Casa del Popolo riteniamo utile ogni iniziativa che cerchi di informare e far sentire la voce di tutte le persone che vivono nei territori coinvolti. Saremo presenti all’incontro “Le ragioni del No a TAP” promosso dal movimento NO TAP provincia di Brindisi presso la sala Guadalupi (municipio di Brindisi) il 5 dicembre alle 17,00 e parteciperemo alla manifestazione di sabato 8 dicembre a Melendugno. Invitiamo tutt* a partecipare.
La “Casa del Popolo” Brindisi