«La Bella Stagione»: c’è il cinema in piazza! Giovedì «LA SCUOLA» nel quartiere Perrino

Torna «Cinema di Quartiere» e questa volta fa sosta nel rione Perrino di Brindisi. Giovedì 23 agosto, a partire dalle 21 in piazza Bartolo Longo, sarà protagonista un film che racconta esperienze in cui tutti possiamo riconoscerci: «La Scuola» di Daniele Luchetti, film del 1995 con Silvio Orlando, Anna Galiena, Fabrizio Bentivoglio, Enrica Maria Modugno e Antonio Petrocelli.

Il cinema d’autore italiano visita le piazze dei quartieri di Brindisi per renderle protagoniste di una nuova idea di partecipazione: l’iniziativa fa parte della «Bella Stagione», il palinsesto di attività promosso dal Comune di Brindisi con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, e pone le basi per l’apertura di un dibattito sui temi di valorizzazione sociale e urbanistica. «L’obiettivo – ha sottolineato il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi – è utilizzare il cinema per avviare un percorso di condivisione e aggregazione nei quartieri. Il quartiere diventa il padrone di casa, è il momento di integrare quelle parti vive che non devono più passare per pezzi accessori della città. Abbiamo scelto film che avessero un significato particolare, che offrissero uno sguardo diretto al presente, che fossero uno spaccato disincantato di ciò che siamo, specie nelle realtà di provincia».

Tra l’ultimo giorno di scuola, lo scrutinio finale e il ricordo della gita scolastica a Verona, i professori di una scuola superiore della periferia di Roma sono pronti a fare i conti con la loro professione e con loro stessi. Dall’altra parte della barricata gli studenti abulici, svogliati, perennemente svaccati sulle sedie a ruminare gomme da masticare. Due mondi contrapposti che si scontrano all’interno della scuola.

Luchetti costruisce una commedia che è uno spunto di riflessione sul nostro sistema scolastico, sempre in attesa di una riforma-benedizione che provenga dal cielo. L’Italia dei Novanta è tutta chiusa dentro quelle quattro mura, con la sua musica dance, i suoi pantaloni a vita alta, le sue t-shirt bianche e tutto quel disagio manifestabile solamente attraverso la metamorfosi di una mosca in essere umano. Luchetti gioca e si diverte (si pensi al dialogo da film muto) grazie anche alla magnifica mimica facciale di Silvio Orlando, attore protagonista del film, cui si affiancano Anna Galiena, Fabrizio Bentivoglio e una serie di brillanti caratteristi. I ragazzi sono interpretati da comuni adolescenti e non da attori professionisti, scelta che apporta al film una buona dose di realismo.

Tra alunni-mosca e professoresse dimenticate tra le macerie di libri e cemento, «La Scuola» è un ritratto fedele dell’Italia dei Novanta. Sullo sfondo della totale disillusione di un mondo attento solo a se stesso, rimaneva la speranza che potesse fiorire un amore. David di Donatello 1995 per il miglior film.

Astariti non è bravo, è un “primo della classe”. Astariti non c’ha i capelli tagliati alla mohicana, non si veste come il figlio di uno spacciatore. Astariti è pulito, perfetto. Interrogato, si dispone a lato della cattedra senza libri, senza appunti, senza imbrogli e ripete la lezione senza pause. Alla fine gli metto 8, ma vorrei tagliarmi la gola! Astariti è la dimostrazione vivente che la scuola italiana funziona con chi non ne ha bisogno!

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