BRINDISI – Mentre il Presidente della Camera di Commercio di Brindisi annunciava – nel corso della conferenza stampa indetta stamani – di aver informato il coordinatore del Tavolo di lavoro per la Zes, Ugo Patroni Griffi (in qualità di Presidente dell’AdSP), dell’esclusione dell’Ente camerale brindisino, quest’ultimo era impegnato in un incontro con l’Organismo di Partenariato per la discussione del prossimo Piano Operativo Triennale. E proprio in quella sede, Patroni Griffi – neanche a farlo a posta – ha rappresentato stamani agli stakholders ed agli enti territoriali partecipanti la volontà di approfondire con loro le tematiche inerenti la istituzione della Zes adriatica, proprio per coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti.
“Non spetta a me decidere chi debba partecipare al Tavolo di lavoro per la Zes adriatica: è una scelta che compete alla Regione”, sottolinea il Presidente dell’Authority. “Io sono sempre stato per i tavoli ampi, quindi dipendesse da me lo allargherei il più possibile. Quello che posso fare io è discuterne all’interno dell’Organismo di Partenariato e farmi portatore delle istanze ivi raccolte presso il Tavolo per la Zes. Immagino comunque che la Regione abbia utilizzato qualche criterio di scelta: per comprendere meglio la situazione, bisognerebbe vedere come si sono comportati altrove. Ripeto: quello che posso fare io è organizzare incontri ufficiosi così da fungere da raccordo con il Tavolo”.
Il principale argomento di discussione della riunione dell’Organismo di Partenariato, come detto, era il POT, sul quale in questi giorni sono state sollevate alcune perplessità. Anche su questo punto, Patroni Griffi usa toni distensivi: “Il POT è stato approvato all’unanimità da tutti i rappresentanti dell’Organismo di Partenariato ed ha ottenuto i complimenti anche del mondo accademico; tra l’altro è stato redatto in tempi record, poiché abbiamo avuto solo 2 mesi di tempo per metterlo a punto. Mi fa piacere tra l’altro sottolineare come anche i rappresentanti brindisini abbiano espresso il proprio compiacimento; alcuni si sono anche scusati per le valutazioni affrettate espresse di primo acchito”.
Il Presidente, poi, entra nello specifico: “Sinceramente non so cosa rispondere a chi ci accusa di non aver fatto rientrare nel POT la bretella di collegamento con l’aeroporto. Quell’intervento non lo può progettare l’Autorità Portuale perché quell’area non è demaniale: la competenza spetta pertanto al Comune. Siccome è nostro interesse collegare il porto con l’aeroporto, quello che possiamo fare è co-finanziare la progettazione dell’intervento. Nel POT è comunque presente l’idea di collegare il porto con l’aeroporto, ma possiamo farlo sul demanio marittimo attraverso un accordo con le Nazioni Unite, magari realizzando un accosto di battellaggio tra l’aeroporto e la zona portuale come avviene a Venezia”.
Il professore passa poi a precisare i vantaggi che potrebbero derivare dal crescente traffico ro-ro sulla linea Adriatica. “Tra poco inaugureremo il fascio di binari: sull’Adriatico c’è un traffico in crescita che Brindisi può intercettare, ed è quello dei ro-pax, ma anche quello dei ro-ro senza conducente, che Brindisi può aggredire dato che ha l’aeroporto; i conducenti possono arrivare da dove partono i traghetti, ovvero Turchia ma anche Israele, direttamente all’aeroporto di Brindisi”.
A breve il Comitato di Gestione sarà inoltre chiamato ad eprimersi sulla nomina del Segretario Generale, e nei giorni scorsi è anche trapelato il nome del più papabile. “Non so come sia possibile che a Brindisi conoscano cose delle quali non sono al corrente neppure io. La scelta potrà essere effettuata solo quando il Comitato di Gestione si esprimerà in merito. Prima ci sono da approvare il POT, il bilancio consolidato ed il bilancio di previsione. La scelta del Segretario Generale, quindi, potrà avvenire solo dopo i primi quindici giorni di novembre. Tra l’altro attendo ancora risposte dall’Anac perché ci sono alcuni aspetti da verificare. La scelta del Segretario è fiduciaria, pertanto la priorità sarà quella di individuare una persona della quale possa fidarmi e che possa rappresentare la migliore scelta”.
Infine, rispetto alle perplessità espresse in merito al terminal passeggeri soprannominato “Le vele”, Patroni Griffi diventa categorico. “Ho appena firmato la delibera con la quale vengono recepite le varianti al progetto. Stiamo facendo il massimo nel poco tempo avuto a disposizione: voglio ricordare che quello è un progetto fermo da tre anni, che richiede un aggiornamento costante. Non nascondo che è in atto una verifica per comprendere di chi sia la responsabilità per i danni subiti dalla città per l’interruzione dell’iter e per i costi lievitati nel frattempo”.
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Andrea Pezzuto Redazione |