In nove contro l’autonomia del nord: “Prima i meridionali, contro Salvini e le regioni del nord che vogliono impoverirci. Un documento in Consiglio”

regione puglia

“Prima i meridionali. Siamo contro la richiesta di autonomia di Salvini e delle regioni settentrionali, che a nostro danno – e forse pure con i nostri voti – pretendono maggiori competenze per assicurarsi maggiori risorse. E il tutto pure nella falsa illusione che la disgregazione del paese possa arricchire il nord, cioè la parte a cui tengono di più.
Per questi motivi presenteremo al Consiglio regionale un documento, aperto a tutti i contributi, per manifestare con il voto il nostro dissenso”.
Lo comunicano i Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Enzo Colonna, Peppino Longo, Michele Mazzarano, Ruggiero Mennea, Mario Pendinelli e Donato Pentassuglia.
“In un paese come l’Italia in cui occorre lavorare a lungo per raggiungere la parità economica e infrastrutturale tra le diverse regioni, ove al futuro si può guardare con fiducia solo confidando sull’Europa e le sue politiche di riduzione degli accentramenti nazionali e regionali, si è oggi esposti al rischio di subire un progetto di riforma innanzitutto contro il meridione e a lungo andare contro l’intero paese.
A questo disegno anti-meridionale e anti-italiano dobbiamo opporci con forza e senza timori, perché si tratta di un’iniziativa che per beceri tornaconto elettorali non si occupa di riformulare competenze, magari per meglio proteggere cittadini e territorio, ma porta il sud nella maggiore povertà, l’Italia nel provincialismo sociale ed economico e i nostri giovani – educati alla globalità – trasferiti all’estero per mancanza di opportunità.
Per questi motivi nei prossimi giorni presenteremo la bozza di un documento da sottoporre alla riflessione e al contributo di tutti, per poi depositarlo in Consiglio regionale per l’approvazione. Si spera all’unanimità, ovviamente, senza il peso di miopi calcoli politici e piccole convenienze partitiche”.

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1 COMMENTO

  1. ..la cosa peggiore che è stata compiuta negli ultimi 20 anni è stata la regionalizzazione del sistema sanitario; un tempo si parlava di SSN ora si parla di tanti SSR. E degli ultimi mesi la risposta del Ministero ad un quesito della Regione in merito alla assistenza di pazienti con malattie fortemente invalidanti; ebbene il Ministero ha chiarito definitivamente che Le regioni virtuose (quelle che non hanno sottoscritto il piano di rientro) potranno garantire l’assistenza extra LEA a spese proprie mentre le altre compresa la Puglia, che ha sottoscritto il piano di rientro, non potrà garantire ai propri cittadini l’assistenza necessaria. In definitiva i cittadini affetti da queste patologie invalidanti farebbero bene a trasferirsi in altre regioni.

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