BRINDISI – La città di Brindisi è in trepidante attesa che avvenga il passaggio tra Ecologica Pugliese e la Ecologia Falzarano di Airoli (Benevento) per la raccolta dei rifiuti urbani.

Nel frattempo, abbiamo fatto un giro per la città e documentato la situazione attuale, nella speranza che immagini come queste non debbano più vedersi.

Non è necessario fare un tour guidato della città di Brindisi per avere conferma dell’attuale stato di abbandono della spazzatura nei vari quartieri, anche meno periferici. In qualsiasi rione ci sono punti strategici dove trovare sicure e voluminose tracce di rifiuti a cielo aperto che di certo rendono inguardabili ed a volte impraticabili anche le cose belle come parchi o strade signorili che un tempo faceva piacere percorrere. Verso il mare, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello delle passeggiate brindisine, c’è un’accozzaglia di spazzatura sparsa senza vergogna su strade facili da contaminare in notturna perchè prive di illuminazione. Cassonetti della carta invasi da pattume per indifferenziata, rifiuti organici sparsi qua e là avendo tutto il tempo per consumarsi emanando cattivo odore. Plastica nel vetro e carta nei metalli. L’ambiente ne soffre e ci accorgiamo quanto.È proprio il caso di dire “che schifo!”. C’è poco da dire e tanto da fare. In primis, mettersi una mano sulla coscienza e cercare il più possibile di rispettare i giorni di raccolta prestabiliti anche se la raccolta dei rifiuti non funziona ancora come dovrebbe funzionare in tutte le città normali. Dall’altro lato, cercare di spodestare il fenomeno cittadino di discariche abusive nei quartieri limitrofi per mantenere pulito il loro. Attendiamo riscontri celeri e produttivi dal Comune e tanto desiderio di migliorare il comportamento generale dei brindisini riguardo ogni tipo di rifiuto. Brindisi non è mai stata così sporca. (Foto Rina Cichello).

Emanuele Vasta
Redazione

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