Il Governatore Michele Emiliano indagato per abuso d’ufficio. Fuga di notizie sull’inchiesta: il Presidente ‘avvisato’ 24 ore prima

BARI – Ruota su un presunto finanziamento illecito ai partiti da 65 mila euro l’indagine giudiziaria in capo al governatore Michele Emiliano e al capo di gabinetto Stefanazzi. Sotto la lente dell’inchiesta coordinata dal PM dottor Bruno, sono finiti anche tre imprenditori baresi ed un terzo a capo di un’agenzia di comunicazione. L’episodio risale alle primarie PD del 2017 quando Emiliano era in corsa per la segreteria nazionale contro l’ex premier Renzi. Secondo l’accusa il presidente e il suo braccio destro avrebbero indotto i due uomini d’affari a pagare una fattura da 65 mila euro al titolare dell’agenzia pubblicitaria che curò la campagna elettorale delle primarie a saldo di una controversia giudiziaria nata in precedenza. Tre le ipotesi di reato ipotizzate, induzione indebita, abuso d’ufficio e false fatture. Ieri mattina il blitz in presidenza durato oltre quattro ore da parte di una decina di agenti della guardia di finanza. Che hanno acquisito documenti, e mail, chat e messaggi dai pc e dai telefonini di Emiliano e Stefanazzi. L’inchiesta, pero’, s’e’ macchiata in corso d’opera con una clamorosa fuga di notizie. Una violazione del segreto istruttorio denunciata dallo stesso emiliano 24 ore prima dell’accertamento. “Una persona – ha raccontato Emiliano in Procura – mi ha avvisato lunedì scorso dell’indagine e della perquisizione che puntualmente si sono verificate. Ho fornito piena collaborazione alla magistratura, ha chiarito il governatore, onde acquisire ogni elemento utile per chiarire la vicenda, nella convinzione di avere operato con assoluta correttezza e rispetto delle leggi”.

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