SAN PIETRO VERNOTICO – “Chiude l’ospedale e cade il Sindaco”. Lo aveva anticipato su facebook Paolo Taurino, coordinatore provinciale di Noi con Salvini.
E così è e lo conferma il sito http://chiazzarande.blogspot.it che scrive così: “Il consiglio comunale stacca la spina e dopo 2 anni finisce l’agonia della giunta guidata dal sindaco Maurizio Renna. Otto consiglieri comunali (Pasquale Rizzo, Giuliana Giannone, Orlando Nasta, Michele Lariccia, Maria Lucia Argentieri, Piero Solazzo, Davide Marangio e Oronzo Giordano) hanno votato contro il bilancio consuntivo 2016, mentre il sindaco Renna, il vice Angelo Solazzo, Anna Monteduro, Carmela Marra, la presidente del consiglio comunale Eugenia Pecoraro, gli assessori Valentina Carella e Tonio Di Taranto, hanno votato a favore. Andrea Bracciale, che nei giorni scorsi si è dimesso da capogruppo del Pd, si è astenuto. Pierangelo Pinto, il consigliere comunale di opposizione, che ha salvato la giunta Renna votando il bilancio di previsione 2017, invece, non si è presentato in aula. Con il consuntivo bocciato (8 voti contrari, 7 a favore ed un astenuto) il prefetto di Brindisi dovrà ora provvedere a sciogliere il consiglio comunale ed a nominare un commissario, che resterà in carica sino a nuove elezioni amministrative, prevedibilmente previste per la prossima primavera.
Sofferta, ma ragionata su dati di fatto l’astensione di Andrea Bracciale. Convinta e determinata, invece, quella dei consiglieri di opposizione e soprattutto di quelli eletti nel Pd, da mesi in rotta di collisione con il resto della coalizione di maggioranza per quella che hanno definito una sciagurata gestione da parte della giunta Renna. Sotto i raggi x la situazione economica e finanziaria di Fiscalità locale, resa dalla testimonianza della responsabile del settore, Fabiola Simone, e dal revisore unico, Antonio Palma. I quali hanno così risposto alle domande dell’ex assessore al bilancio Argentieri.
Tutto chiaro per i consiglieri comunali, ma non condiviso dalla giunta. E soprattutto dall’ormai ex sindaco Renna, che ha cercato di scaricare le colpe del disastro economico sulla giunta dell’ex sindaco Giampiero Rollo, su quella di Pasquale Rizzo e persino sui funzionari comunali.
Dai consiglieri del Pd le accuse più dirette nei confronti di Renna. Argentieri ha denunciato i mesi persi dalla giunta comunale nel tentativo di mettere all’angolo i funzionari comunali ritenuti “non allineati”, anziché pensare ad amministrare. Piero Solazzo ha, invece, addebitato a Renna l’assenza di qualsivoglia gestione politica del progetto per il quale avevano chiesto ed ottenuto i voti per governare San Pietro. Ed ha denunciato il tentativo di imbavagliarlo con la proposta di dargli un assessorato, ma a condizione di dimettersi da consigliere comunale.
Nel corso dei lavori è stata sancita anche l’inconcludenza della delibera con la quale nei giorni scorsi la giunta comunale aveva dichiarato non imputabili i consiglieri comunali a favore del consuntivo. Un atto di indirizzo politico nei confronti dell’assise comunale. “Per non dire altro- è stato evidenziato dalla consigliera Argentieri-.
L’avv. Pasquale Rizzo ha puntato l’indice sul presunto danno erariale riveniente da un bilancio di Fiscalità locale, che Renna ha approvato riconoscendo nei confronti della società di riscossione, già dichiarata fallita, un debito da parte del Comune di poco meno di 500mila euro. Una somma che il curatore fallimentare ha già intimato di versare entro 20 giorni, ma che per i dirigenti comunali ed il revisore unico non trova consistenza alcuna negli atti contabili”.