Il Comune apre alla cultura: abbattute le tariffe per l’utilizzo dei beni monumentali. Possibile inoltre celebrare matrimoni

BRINDISI – Il Comune di Brindisi apre alla cultura e modifica – per la parte inerente l’utilizzo dei beni monumentali – il regolamento unificato sulla concessione in uso dei locali e degli impianti sportivi predisposto lo scorso anno dal Commissario prefettizio Cesare Castelli. Quel regolamento è stato più volte oggetto di critiche da parte di enti ed associazioni culturali in quanto prevedeva un canone giornaliero ritenuto particolarmente esoso. E dello stesso avviso è l’attuale gestione commissariale, che ha così deciso di mettere mani al regolamento e di calmierarne i prezzi in virtù di un’accertata sensibile riduzione dell’utilizzo delle sedi monumentali per iniziative culturali.

Fino ad oggi, il tariffario prevedeva il pagamento di 250 euro al giorno per l’utilizzo di tali sale per iniziative senza scopo di lucro e di 400 euro giornalieri per quelle a scopo di lucro; inoltre, per svolgere matrimoni civili, possibili – fino ad oggi – solo nella sala conferenze di Palazzo Nervegna, il canone ammontava a 400 euro.

Con il nuovo regolamento, invece, saranno esentati dal pagamento enti, associazioni, scuole, fondazioni onlus – no profit ed i privati che organizzeranno iniziative con il contributo del Comune (è esclusa la fattispecie del patrocinio gratuito); gli enti e le associazioni che svolgeranno attività per i propri iscritti o che pubblicizzeranno iniziative dovranno pagare 50 euro al giorno; gli enti, le associazioni ed i privati che realizzeranno iniziative con scopo di lucro dovranno versare 250 euro al giorno; per i matrimoni civili, infine, ai brindisini costerà 200 euro ed ai non residenti 300 euro. Nei giorni successivi al primo, invece, tutti dovranno indistintamente pagare 10 euro al giorno. Ed a proposito dei matrimoni, oltre a Palazzo Nervegna sarà possibile celebrarli anche negli altri contenitori individuati dal regolamento comunale. Tra le altre novità vi è quella che riguarda la possibilità di richiedere l’utilizzo delle sale anche per eventi associativi e politici, ma ciò non potrà avvenire nei periodi di campagna elettorale.

Gli spazi indicati nel regolamento per lo svolgimento delle iniziative culturali sono: Palazzo Nervegna, l’Ex Corte d’Assise, l’Ex Convento di S. Chiara, le Ex Scuole Pie, il Bastione S. Giacomo, Porta Lecce, Porta Napoli, la Palazzina del Belvedere, la Casa del Turista, il Tempietto di S. Giovanni al Sepolcro, il Monumento al Marinaio e Palazzo Guerrieri.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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