Il 14 marzo alle 18.30 presso la chiesa di San Paolo Eremita si presenterà il libro “Auschwitz non vi avrà”, con introduzione di Liliana Segre

BRINDISI – Quando si parla dei treni dell’Olocausto, tutti hanno in mente una serie di immagini e di fotografie più o meno famose. Si partirà proprio da questi treni la sera del 14 marzo alle 18.30 presso la splendida e da poco restaurata chiesa di San Paolo Eremita per presentare il libro Auschwitz non vi avrà (Edizioni San Paolo) di Giuseppe Altamore e Guido Hassan, con introduzione di Liliana Segre, iniziativa che si onora di avere il patrocinio del progetto Ktiv, del Comune di Brindisi e del Serra Club Brindisi. A dialogare con l’autore il prof. Daniele De Luca dell’Università del Salento. Durante la serata vi saranno intermezzi musicali a cura di Annalisa e Gilda Ciaccia e verranno esposti antichi documenti in ebraico di proprietà della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” che sono rientrati nel progetto Ktiv, The International Collection of Digitized Hebrew Manuscripts, a cura di Biblioteca nazionale d’Israele, in collaborazione con l’Heritage Landmarks Program del Ministero israeliano per Gerusalemme e il suo patrimonio. Infine, i saluti saranno affidati al sindaco, ing. Riccardo Rossi, e le conclusioni a S. E. Mons. Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi Ostuni. La storia viene raccontata a quattro mani, in Auschwitz non vi avrà da Guido Hassan e Giuseppe Altamore. Una storia vera e autobiografica di una famiglia ebraica, che inizia nella Libia occupata dal regime fascista, dalla quale fuggono fino a giungere in Italia e poi in Svizzera dove trovano un sicuro rifugio. Il libro di Hassan e Altomare è un racconto di vite che si intrecciano tra le leggi razziali e la violenza nazifascista che scoppiò in modo ancora più feroce dopo l’8 settembre 1943, proprio quando la gente s’illuse che la guerra fosse finita. Una storia scritta a quattro mani da due persone di religione diversa, uno cattolico e l’altro suo “fratello maggiore”, un dialogo che passa attraverso il dolore e la verità storica e approda alla pace.

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