Ignorate le richieste di quaranta genitori sulla settimana corta all’Istituto Comprensivo Materdona-Moro  

Ignorate le richieste di quaranta genitori sulla settimana corta all’Istituto Comprensivo Materdona-Moro 

Conferito mandato al legale Andrea Sticchi Damiani per tutelare l’interesse delle famiglie

“Le possibili – pur se scongiurate – interruzioni della didattica in presenza, andrebbero ad inficiare ogni intento progettuale”. Con queste motivazioni il Consiglio di Istituto comunica l’inopportunità della prosecuzione della sperimentazione della settimana corta avviata nel 2019 per un triennio. Le ragioni che adducono i genitori sono legate alla necessità di ottimizzare la gestione familiare. La richiesta della settimana corta ha radici recenti, risalendo al 2019, quando un congruo gruppo di genitori, ha dato mandato all’avvocato Andrea Sticchi Damiani a seguito di una raccolta firme. La vicenda allora si è conclusa con la promozione di una sezione sperimentale che si avvia al termine nel giugno 2022. Gli stessi genitori nel mese di dicembre 2021 si sono rivolti tramite PEC al dirigente della Materdona-Moro, Salvatore Fiore, per accertarsi del prosieguo della settimana corta. Ancora una volta sono state raccolte le firme – quaranta in un giorno – ed è stato attenzionato l’Ufficio Scolastico Provinciale “per invitare il dirigente scolastico ed il consiglio d’Istituto a rivedere la propria posizione e a considerare la prosecuzione della sezione funzionante in cinque giorni alla settimana, in considerazione dell’elevato numero di adesioni a sostegno dell’inderogabilità dell’esigenza”. Con queste parole i genitori, ancora una volta ignorati, hanno conferito mandato allo stesso Avvocato Andrea Sticchi Damiani “al fine di tutelare l’interesse delle famiglie”.  Per il suo tramite i genitori hanno avanzato formale richiesta al preside di ravvedimento, superando le decisioni prese e, contestualmente, “all’Ufficio Scolastico Regionale affinché verifichi tramite visita ispettiva le motivazioni che escludono la possibilità di realizzare la settimana di cinque giorni”. Rimane da chiarire come nel 2019 il dirigente ritenesse che “la volontà formativa espressa dai genitori costituisce già un valido criterio per la costituzione della classe sperimentale a settimana corta, in quanto risponde al principio costituzionale di libertà di scelta educativa delle famiglie”. “Cosa è cambiato da allora?” si domandano i genitori che fanno inoltre notare come questa modalità formativa sia presente ovunque in Italia e dal prossimo anno, a scelta, anche al liceo scientifico “Epifanio Ferdinando”.

Federica Marangio

 

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