BRINDISI – I social networks costituiscono un’eccezionale opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che supporta adulti ed adolescenti nello svolgimento delle attività quotidiane. Facebook, in particolare, consente di rimanere in contatto con il mondo circostante e di essere aggiornati anche attraverso la partecipazione a gruppi più o meno interessanti.
Ma i rischi sono sempre dietro l’angolo, perchè se Facebook, come altri social, non viene utilizzato correttamente, ci si imbatte in situazioni alquanto antipatiche.
Perchè questo preambolo? Perchè in redazione è arrivata la denuncia di un brindisino, Marco Canepa, il quale ha deciso di querelare Selvaggia Lucarelli, opinionista, conduttrice televisiva, conduttrice radiofonica e blogger che, a suo dire, avrebbe leso la sua immagine e lo avrebbe diffamato. Dalle informazioni che Canepa ci ha inviato, tutto nasce da un post che lo stesso ha postato su un gruppo chiuso di facebook (PND Pastorizia Never Dies, ndr) e del quale la Lucarelli (che, a detta di Canepa, non fa parte del gruppo, almeno ufficialmente) ha fatto uno screen shot, inviandolo sul profilo pubblico della moglie di Canepa, commentando: “E’ molto impegnato a parlare di ‘p…e’ su fb”.
In più, sempre stando a quanto sostiene Canepa, la Lucarelli lo avrebbe deriso in suo post, facendolo insultare da tutti. E’ per questo che ha deciso di sporgere denuncia alla Polizia Postale e lo ha fatto qualche giorno fa, perché – dice – “questa persona non so a cosa volesse alludere considerato che non è mai stata nominata da me nel post in questione né in altro post”. E, a supporto di quanto sostenuto, Canepa ha fornito alla Polizia Postale gli screen shot relativi a quanto dichiarato.
Nel frattempo, anche la Lucarelli annuncia richieste di risarcimento danni.
Redazione |
Ma perché la signora Lucarelli non va a lavorare come tutti non dovrebbe chiedere risarcimento danni .
Quando sono in gruppo so sentono forti, ma quando gli colpisci singolarmente diventano bambini di 2 anni
Si crede un’acuta paladina della giustizia, invece è una sintesi di cialtroneria, disonestà intellettuale, incapacità, arroganza, arrivismo, inettutine e inabilità al lavoro.
Non sono con PND, ma sarei felice di saperla rovinata.
inettITUdine, pardon*
Una squallida shampista passacarte senza neanche un titolo di studio che si diverte a fare la RAS DEL QUARTIERE solo perché seguita in un blog di ritardati morti di figa e massaie cinquantenni con la terza elementare.
In più si riempie la bocca di paroloni di cui nemmeno conosce incipit ed etimologia solo per mostrare muscoli che non ha. Sta laida.
Mostrasse le zinne, bloggasse i ballerini di sotto le stelle e la piantasse di scrivere cazzate