BRINDISI – Noi Con Salvini da sempre considera i giovani la vera “risorsa” del Paese e per questo motivo ci sembra doveroso replicare seppure a distanza di qualche giorno, a quanto dichiarato, attraverso gli organi di stampa, dai Giovani Democratici della provincia di Brindisi in occasione della visita di Salvini in città. 

Analizzando attentamente quanto da essi sostenuto emergono sostanzialmente due grandi questioni: il cosiddetto “sbarco di Salvini al Sud” e la “questione morale”.

Rispondiamo alla prima, invitando i Giovani Democratici a leggere il programma di Noi Con Salvini (facilmente rinvenibile anche su internet). In esso sono contenuti gli orientamenti del Movimento su: politiche economiche, fiscali, riforme della giustizia, ordine pubblico e sicurezza, politiche del lavoro, immigrazione, famiglia, territorio e federalismo. Argomenti che riguardano l’intero Paese e non solo una parte di esso. Salvini ha pubblicamente riconosciuto le enormi potenzialità delle Regioni meridionali ed affermato di credere nelle capacità di riscatto delle “genti” del Sud, a condizione che sia riconosciuta l’autonomia dei territori. Lo stesso governatore Emiliano, intervistato in questi giorni sul Referendum in Catalogna, ha dichiarato tra l’altro: ”non è più accettabile l’idea che il Nord sostenga totalmente il Mezzogiorno” ed immagina una Puglia più autonoma, avvalendosi se necessario dell’art.116 della Costituzione, cosi come sta avvenendo per Lombardia e Veneto.

Per quanto riguarda la “questione morale” partiamo dall’affermazione che, la condizione generale in cui versa il Paese, da Nord a Sud “scoraggia” anche l’italiano più ottimista che associa la parola POLITICA a DISONESTA’. Detto questo, suggeriamo ai Giovani Democratici brindisini prima di reclamare a Salvini una risposta sul caso di Seregno, di riflettere sui cento e più amministratori del PD coinvolti negli ultimi due anni in vicende giudiziarie (giusto per citarne alcuni e per rimanere a casa nostra, ricordiamo gli scandali nella sanità in Puglia, gli scandali delle autorizzazioni a smaltire i rifiuti dell’ILVA dei Riva, le tangenti dell’ex Sindaco di Brindisi). Interrogatevi piuttosto, sul perché il Sud non sia stato in grado in questi anni di esprimere una classe politica autorevole e rispettabile e amministratori locali in grado di gestire “la cosa pubblica”, con onestà e competenza.

Molto spesso la sinistra che governa, utilizza un linguaggio politico derisorio nei confronti degli avversari; ciò serve a mascherare gli effetti negativi dell’azione politica messa in atto sino a questo momento. E’ il caso ad esempio, del jobs act (che introduce nel lavoro la flessibilità, i contratti a tutele crescenti e l’abolizione dell’art.18), la proposta della riforma costituzionale Renzi-Boschi e la “sciagurata” legge Del Rio, ad essa collegata. Comparate tutto questo con l’art. 1 della Costituzione Italiana “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”. Comprenderete, quindi, da quale direzione provengono i pericoli maggiori per il nostro Paese.

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