Grandi manovre sulle nomine portuali: Titi smentisce che sarà lui il designato dal Comune mentre come Segretario spunta il barese Mega

BRINDISI – A poco più di 24 ore dall’insediamento del nuovo Presidente dell’AdSP del Basso Adriatico, si rincorrono le voci sulle possibili figure che avranno il compito di ricoprire l’incarico di Segretario Generale e di referente per il Comune di Brindisi all’interno del Comitato di gestione. Il Presidente Patroni Griffi ha già richiesto al Sindaco Carluccio il nominativo di colui il quale dovrà rappresentare la città nella nuova Autorità di Sistema.

Il Segretario generale non sarà strettamente individuato dal Presidente, bensì sarà espressione del volere dei vari componenti del Comitato di gestione. Se in un primo momento si pensava che tale ruolo, secondo un tacito accordo, sarebbe spettato ad un ‘brindisino’, nelle ultime ore si sta facendo largo l’ipotesi che la scelta possa ricadere sull’ing. Mario Mega, Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Bari e adesso coordinatore del Tavolo tecnico dell’Area Logistica integrata appulo-lucana.

Per quanto concerne la nomina del rappresentante del Comune, questa mattina, sul Nuovo Quotidiano di Puglia, si facevano i nomi di Donato Caiulo, presidente del Propeller Club e di Teo Titi, operatore portuale. Quest’ultimo, però, ha smentito categoricamente queste voci.

La posizione degli operatori brindisini da noi contattati rispetto alla nomina del Segretario generale non è univoca: c’è chi pensa che debba essere privilegiata la competenza e chi, invece, rivendica che la nomina debba ricadere su un professionista brindisino. Di quest’idea è Adriano Guadalupi, rappresentante degli spedizionieri: “E’ giusto che il ruolo di Segretario Generale spetti ad un brindisino, perché questo costituirebbe una sorta di ricompensa verso il porto di Brindisi, che pur godendo di traffici e bilanci migliori di quello di Bari è stato da questo inglobato”.

Differente è invece la posizione di Bonatesta, operatore portuale nel campo della logistica, che afferma: “Storicamente i brindisini si sono dimostrati poco coraggiosi, tanto è vero che non è mai stato nominato un brindisino come presidente dell’AP: temo pertanto che non ci siano figure all’altezza di ricoprire ruoli apicali e di responsabilità come quello di Segretario generale”. “Se dovesse essere nominato come Segretario l’ing. Mega – prosegue Bonatesta – ne sarei contento, perché è un professionista che ha dimostrato tutto il suo valore quando è stato chiamato ad affiancare il Presidente dell’AP di Bari Mariani”.

Teo Titi, rappresentante degli Operatori Portuali Salentini – che rientreranno tra i soggetti costituenti l’Organismo di Partenariato della Risorsa del Mare, con il quale Patroni Griffi ha intenzione di interfacciarsi costantemente – sostiene che “il Segretario generale rappresenta sostanzialmente una figura operativa e di coordinamento, che deve operare in simbiosi con il Presidente. Pertanto, nonostante la scelta spetterà al Comitato di gestione, ritengo che debba essere una persona di sua fiducia. E’ il Presidente che ha la prerogativa di tracciare l’indirizzo politico e strategico dell’Ente: più che la provenienza del Segretario, quindi, focalizzerò la mia attenzione sulle scelte che opererà il Presidente”.

“Riguardo l’ipotesi che io possa rappresentare il porto di Brindisi nel Comitato di gestione – prosegue Titi – dico che è una voce artatamente messa in giro: non c’è niente di vero. Il designato dovrà essere una persona prima di tutto competente; anche in questo caso la provenienza è secondaria”.

Proprio su tale nomina il notaio Errico, in una recente intervista, ci riferì che da consigliere politico del Sindaco aveva spinto affinché venisse indetto un concorso per individuare una figura di caratura nazionale e di comprovata esperienza, capace di disegnare strategie di sviluppo per il porto di Brindisi e di portarle con incisività all’interno del Comitato di gestione. “Se la nomina dovesse ricadere su una persona vicina all’Amministrazione Comunale sol perché di loro conoscenza – tuonò Errico – sarebbe una sciagura per il porto e per le sue aspirazioni”.

Staremo a vedere.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

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