BRINDISI – Del Pic-Nic, storico ristorante sul mare situato su uno scoglio all’imbocco della diga, non è rimasto quasi nulla. Vandalizzato sin dagli inizi del 2000, ovvero da quando ha chiuso l’attività di ristorazione, è stato da poco messo in sicurezza. Qualche anno fa qualcuno tentò di prenderlo in concessione e restituirgli nuova vita, ma vi furono intoppi burocratici che impedirono il rilascio dell’agibilità. L’ex Pic-Nic, appartenente al Demanio e come tale nella gestione dell’Autorità portuale, con il progetto di recupero di Cala Materdomini e dello spiazzo dove è situato l’ex Estoril – che diverrà un parcheggio a servizio della spiaggia – ha assoluto bisogno, pertanto, di trovare nuova dignità.
L’Autorità portuale aveva pensato di bandire una manifestazione d’interesse per reperire privati interessati ad una concessione del locale, ma poi non se ne fece più nulla. Interpellati gli uffici dell’Ente si è appreso che sarà premura degli stessi interessare il neo Presidente dell’AdSP, Patroni Griffi, in modo da definire finalmente la vicenda, soprattutto alla luce della progettata riqualificazione di tutta l’area della “Sciaia”, comprendente anche Babylandia (di proprietà privata).
Le strade da seguire, comunque, saranno due: in primis, si cercherà di predisporre concretamente un bando rivolto a privati che dovessero essere interessati a prendere in concessione quel che resta del manufatto; se dovesse andare deserto il bando, allora si provvederà a reperire le risorse utili all’abbattimento del rudere (la somma necessaria dovrebbe aggirarsi intorno alle 100-200 mila euro).
Si spera che la nuova AdSP porti in dote alla città una solerzia fino ad ora sconosciuta e che, nel giro di qualche anno, i brindisini possano finalmente assistere alla riqualificazione di un’area dalla bellezza e dalle potenzialità sconfinate, soprattutto se si considera che in tale comprensorio rientrano anche il Castello Alfonsino, l’Opera a corno e l’isola di S. Andrea.
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Andrea Pezzuto Redazione |