Gli adulti che si arrecano il diritto di decidere per i minori.
E’ ormai un disco che gira senza sosta e che a mio avviso va cambiato .Leggevo di una petizione proposta da un docente per eliminare la settimana corta nelle scuole primarie
Anche l’orario di ingresso a mio avviso andrebbe ritoccato. …..Ci sono studenti costretti a svegliarsi alle 6 del mattino per raggiungere gli istituti con i mezzi pubblici con tutto il disagio che ne comporta. Qualcuno si è chiesto quanta concentrazione possano avere i ragazzi ? Se le lezioni iniziassero alle 9 ? Ma questo è un altro argomento che non mancherò di trattare successivamente .
Confido nella professionalità e sensibilità del Ministro Bussetti affinché invii in tutte le scuole d’Italia di ogni ordine e grado magari non coinvolgendo i bambini delle elementari questionari di preferenza rivolti ai RAGAZZI per far DECIDERE a LORO se sono favorevoli alla settimana corta.Noi adulti abbiamo dimenticato uno dei diritti fondamentali dei minori : l’ascolto !!!!
Dott.ssa Teodora Tiziana Rizzo – Pedagogista Mediatrice Familiare Presidente Nazionale INAMEF Assessore alle politiche sociali e scolastiche
Non c’è la firma di chi abbia scritto l’articolo… Si “ARRECANO”? o forse si “ARROGANO”!?
C’è scritto, se arriva sino alla fine dell’intervento che è a firma della dr.ssa Tiziana Rizzo
Sinceramente ho qualche perplessità, sia in ordine all’aspetto didattico – perché in una settimana di 5 giorni le ore quotidiane sarebbero 7, quindi più jjjnn da sostenere – sia per ragioni di metodo e sindacali.
Infatti, l’orario dei servizi ha una ineludibile implicazione sull’orario di lavoro, che è materia di contrattazione e deve coinvolgere innanzitutto i lavoratori e i loro rappresentanti.
Può anche darsi che in questo cas gli interessati esprimerebbero la stessa preferenza ma non è detto.
Se in tutti i servizi pubblici l’orario fosse deciso dagli utenti, è probabile che il modello prevalente sarebbe quello dei supermercati…
Gianni Pizzi