BRINDISI – In seguito al secondo sopralluogo avvenuto nel primo pomeriggio di ieri, in zona centro, più precisamente via Maglie, per un immobile di proprietà in fase di demolizione dentro il quale vive  da circa 3 anni una piccola comunità felina di gatti neri, alimentata con non poche difficoltà da un paio di persone attraverso l’ausilio di una scala, l’Ass.ne Guardia dell’Ambiente Lecce con la nuova delegazione di Brindisi rappresentata da Antonella Brunetti, dopo aver accertato la presenza dei gatti rinchiusi senza più alcuna possibilità di essere sostentati, è intervenuta nella mattinata odierna per informare il proprietario dell’immobile, nonché la ditta incaricata ai lavori di demolizione su quanto previsto a norma di Legge per la tutela e salvaguardia dei ‘gatti liberi’ disponendo così la messa in atto di precisi accorgimenti per consentire ai felini di uscire ed essere alimentati in area adiacente.

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“Ricordiamo – afferma la Brunetti – che in presenza di cantieri edili, lavori di demolizione o rifacimento di immobili, ai proprietari di concerto con i Comuni  (responsabili degli animali liberi sull’habitat ai sensi del Codice Civile e normative a seguito), spetta la verifica dei luoghi prima di qualsiasi tipo di intervento e l’individuazione di area adiacente o realizzazione di luogo temporaneo o definitivo per la messa in sicurezza della colonia felina”.Tutto questo – prosegue – è previsto in ogni Regolamento Comunale Tutela e Benessere degli Animali; richiesta avanzata più volte allo stesso Ente con consegna a mano del Regolamento all’Assessore alle Tutele, come richiesto.

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Il Regolamento è frutto di un lavoro che ha visto la consultazione di Regolamenti Comunali già in vigore di realtà operative vicine alla nostra e che racchiude normative Nazionali e Regionali a Tutela degli Animali, alcune norme riadattate a livello Comunale in base alle problematiche e criticità locali. L’esordio dell’Associazione a Brindisi ha già riscontrato l’inerzia amministrativa rispetto alla prima Istanza presentata in data 27 Febbraio 2017 nella quale si interroga l’ente a fornire risposte sulla collocazione dei gatti cui condizioni sanitarie risultano incompatibili per la  reintroduzione sull’habitat di provenienza”.

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