Francavilla Fontana: aggravata la misura cautelare per il presunto responsabile della deflagrazione di un ordigno e di tentato omicidio

FRANCAVILLA – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno notificato una “ordinanza di aggravamento di misura cautelare” nei confronti di Alessandro Cavallo, 29enne del luogo. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Appello di Lecce che ha concordato con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri di Francavilla Fontana nei confronti dell’arrestato e scaturisce dai gravi reati da questi commessi durante il periodo in cui era ai domiciliari. L’uomo, la notte del  6 gennaio 2017 aveva collocato un ordigno posizionandolo nelle vicinanze dell’ingresso della ferramenta “Chiodo Fisso” di Villa Castelli, facendolo poi deflagrare. Le tempestive indagini condotte dai militari consentivano di raccogliere elementi di reità nei confronti del dinamitardo e di rintracciarlo nel pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi dove si era recato con gravi lesioni al volto e agli arti inferiori compatibili con l’evento. Tratto in arresto e condotto in carcere per disastro doloso, porto e detenzione di esplosivo, è stato in seguito collocato agli arresti domiciliari, da dove, il 24 aprile 2017, non esitava ad evadere e, unitamente al fratello Pietro, a bordo dell’autovettura Alfa 147 di quest’ultimo, si portava sotto l’abitazione di Cosimo Canovari sorvegliato speciale del luogo che, dopo aver richiamato la sua attenzione suonando al citofono, cercava di uccidere, esplodendogli contro 4 colpi di arma da fuoco. Grazie anche all’acquisizione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona l’auto con la quale era stato commesso il tentato omicidio, veniva individuata perché notata sfrecciare nelle immediate vicinanze dell’abitazione del sorvegliato speciale. Da qui le indagini permettevano di acclarare le responsabilità di Alessandro Cavallo, che veniva arrestato su ordinanza di custodia cautelare eseguita il 13 marzo scorso. Adesso anche la misura per l’attentato esplosivo è stata aggravata con la custodia in carcere.

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