Flai Cgil: “Non c’è libertà senza legalità”

BRINDISI – “Non c’è libertà senza legalità” è il titolo di uno dei libri di Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti dell’Italia democratica. Quale migliore occasione del 25 aprile, allora, per riaffermare uno dei concetti fondamentali sui quali si basa uno Stato degno di questo nome?

La Flai-Cgil di Brindisi, tramite il suo segretario generale Antonio Ligorio, in occasione del 73esimo anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascimo, invita tutte le forze sane del Paese, la politica, le istituzioni, la società civile, il sindacato tutto, a rivendicare la supremazia della legalità sul malaffare che, declinato in tutte le sue forme, da quelle più violente e visibili a quelle più sottili e viscide, mortifica gli sforzi e i sacrifici che la gran parte dei cittadini, la spina dorsale della Nazione, profonde attraverso lavori onesti, precari, faticosi e poco tutelati.

L’attuale situazione politica così intricata, si spera di breve durata, deve rappresentare nella sua gravità un punto di svolta nella concezione e nella gestione della cosa pubblica: come Flai-Cgil, chiediamo al futuro governo di ripartire dalla legalità, mettendo a fuoco pochi ma chiari obiettivi dai quali far rinascere un germoglio di speranza, partendo dalla piena applicazione della legge 199 del 2016 sul contrasto al caporalato e, quindi, sostenendo con forza il tessuto produttivo che rispetta le norme e i diritti dei lavoratori che subiscono il dumping da quelle aziende che non rispettano le norme e i contratti, sostenendo quelle che agiscono nella legalità, nella trasparenza e nella sostenibilità, non solo economica. Chi offre ai propri dipedenti condizioni di lavoro migliori deve rappresentare un modello cui ispirarsi e a cui mirare, solo così si può invertire una tendenza che ha fatto della massimazione del profitto l’unica rotta da seguire!

Le stesse richieste saranno rivolte al prossimo sindaco di Brindisi: da troppo tempo questa città è prigioniera di una situazione ai limiti del paradosso; bisogna liberare le tante energie che il territorio esprime, puntando sull’innovazione, sul turismo, specie quello enogastronomico, attuando politiche industriali e di lavoro che risultino attrattive e vincenti, a partire dai diritti dei lavoratori, fondamenta sulle quali costruire imprese durature e di successo.

Nella nostra provincia, sono circa 26mila i braccianti iscritti  negli elenchi anagrafici: il 70% di essi sono donne e il 65% sono pendolari che prestano servizio in altri territori come Taranto, Bari e Metaponto: bisogna tornare a guardare a loro come un patrimonio da tutelare e non disperdere. Ripartiamo dalla terra, dall’agricoltura, dalla nostra storia.

La nostra provincia conserva una memoria storica fatta di sudore, lavoro, lotte, sconfitte ma soprattutto vittorie. Il popolo brindisino si è distinto nella lotta al nazifascismo e il suo contributo è stato determinante per la vittoria della libertà: “Non c’è libertà senza legalità”, diceva Calamandrei. Chi ci governa, chi prende le decisioni che poi incidono sulla vita dei cittadini, dovrebbe tenere bene a mente questa semplice ma potentissima affermazione: senza legalità nessuno può sentirsi libero, neanche chi crede che grazie al potere, ai soldi o al successo, si possa avere il mondo in mano.

Buona Liberazione a tutti e a tutte.

W il 25 aprile, W la democrazia, W la legalità.

Antonio Ligorio  Seg. Gen. FLAI CGIL Brindisi

 

 

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