FIOM CGIL: “AUMENTA LA CONFUSIONE PER LA SORTE DEI LAVORATORI DELLA EX GSE”

Il gruppo DEMA, per mesi ha tenuto fuori dalle sue competenze la sorte degli 85 metalmeccanici cassaintegrati rimasti in DCM. Improvvisamente ed inaspettatamente cambia la sua posizione in materia. Posizione più volte sostenuta sia in task force regionale Puglia, che al tavolo nazionale del MISE, in contrasto con tutte le organizzazioni sindacali confederali ed extra confederali. Oggi invece DEMA, con una comunicazione unilaterale annuncia la decisione di assumere prima gli 85 lavoratori DCM in DAR, per poi licenziarli immediatamente tutti, con la prossima ravvicinata fine della cassa integrazione.

Come FIOM Brindisi non firmeremo mai un accordo che preveda il licenziamento dei lavoratori finita la cassa integrazione. Siamo invece d’accordo come già affermato nella call conference tenuta dalla task force regionale Puglia, con il presidente Leo Caroli, di richiedere una ulteriore proroga della cassa integrazione in scadenza, per un’altro anno ancora. Naturalmente il nostro auspicio sarebbe la fine della crisi aerospaziale ed una ripresa delle attività lavorative per tutti gli 800 lavoratori dell’intero gruppo DEMA.
Per intanto la FIOM CGIL, richiede la possibile proroga della cassa integrazione, per un’altro anno ancora. Questa rimane l’unica soluzione realistica di aggancio lavorativo, per tenere lontano lo spettro della disoccupazione, scongiurando la conseguente devastazione delle famiglie dei lavoratori della liquidata DCM.
Come organizzazioni sindacali in generale e come FIOM in particolare, chiediamo urgentemente la convocazione del tavolo ministeriale al MISE per la verifica del PIANO INDUSTRIALE del Gruppo DEMA che attendiamo da troppo tempo e rimane la preoccupazione in cima ai pensieri nella testa di tutti i lavoratori coinvolti.

Angelo LEO
Segretario Generale FIOM CGIL Brindisi

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1 COMMENTO

  1. Se girassimo quanto sotto a delle testate giornalistiche?
    Scambio tra due Colleghi ex GSE, ora DCM, che definiremo College 1 e Collega 2
    Collega 1: invia copia di Comunicato Stampa sulla scorta della Comunicazioni ex Art. 47 L. 428/1990, da parte di DAR
    I sindacati Cobas, Fismic, Uglm si sono riuniti nella mattina di oggi, Lunedì 29 Marzo 2021, per discutere della grave situazione maturata in seguito alla decisione di DCM per la cessione di ramo di azienda di DAR, uno dei due pezzi che compone la società essendo che la DAR, a tutt’oggi, è la parte operativa.
    Cobas, Fismic, Uglm, indicono una assemblea di tutti i lavoratori DCM e DAR per Venerdì 2 Aprile a partire dalle ore 9,00 in Piazza Santa Teresa alla quale invitano le rappresentanze politiche ed istituzionali nazionali, regionali e locali, a sostegno di una vertenza che racchiude in se tutte le aspettative di lavoro che ha il nostro territorio ma che puntualmente vengono disattese.
    Questo atto piratesco deve trovare una risposta corale da parte di tutto il territorio.
    Così com’è impostata questa decisione della cessione di ramo di azienda porterà inevitabilmente al licenziamento certo degli 85 dipendenti della DCM alla fine della cassa integrazione che sarà fra qualche mese.
    Cobas, Fismic, Ugl, nel corso degli anni hanno tenuto sempre a ribadire che il perimetro della società DEMA, deve includere necessariamente, oltre i lavoratori di DAR, anche i lavoratori di DCM che attualmente sono in cassa integrazione.
    Il fallimento del piano industriale iniziale e della successiva crisi Covid hanno impedito il pieno salvataggio dei lavoratori ma non per questo disperiamo perché siamo convinti che la ripresa del settore aeronautico nei prossimi anni non possa non rivederli di nuovo a lavoro.
    Per questo riteniamo la mossa di DEMA una provocazione.
    Provocazione che deve essere cancellata attraverso accordi ministeriali che evitino i licenziamenti e che puntino sul futuro.
    La Regione Puglia ha dato la sua piena disponibilità ad avviare corsi di formazione professionale principalmente in coerenza con le attività svolte ma aperti portare elementi nuovi anche in processi di diversificazione produttiva, non solo per il settore aeronautico.
    Il sit in di venerdì 2 Aprile ci vede consapevoli che la strada da fare è difficile e che ha bisogno di appuntamenti ancora più importanti, di lotte ancora più dure fino alla vittoria di questa battaglia.
    Brindisi 29.03.2021
    Cobas – Fismic – Uglm

    Sempre Collega 1: Buonasera colleghi, Preso atto del nuovo incontro fissato per il giorno 1.4.21 alle ore 17,00, entro la giornata del 30.3.21 sarà inviata una ulteriore nota di contestazione agli stessi destinatari della precedente diffida per rimarcare le seguenti azioni che saranno assunte a tutela dei lavoratori DCM:
    – contestazione dell’eventuale atto di cessione del ramo d’azienda DCM-DAR sostenendo la nullità/inefficacia dello stesso in quanto attuato in violazione degli accordi formalizzati precedentemente sia in sede sindacale che individualmente con i singoli lavoratori;
    – avvio di contenziosi con procedura d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per rivendicare la costituzione di rapporti di lavoro alle dirette dipendenze della cessionaria DAR per effetto dell’impegno all’assunzione dalla stessa assunto nel 2018;
    – proposta alle OO.SS. di valutare azioni per condotta antisindacale ex a28 S.L. a fronte del venir meno dei presupposti di salvaguardia dell’intera platea storica ex GSE quale condizione essenziale alla base degli accordi siglati nel gennaio 2018;
    – esortazione ai competenti organi istituzionali di proporre soluzioni idonee ad evitare la definitiva fuoriuscita dei lavoratori DCM attraverso l’utilizzo di strumenti di ammortizzazione sociale da individuare negli istituti ordinari ovvero i quelli di cui ai recenti interventi legislativi d’emergenza pandemica.
    Solo Uniti possiamo portare a casa il risultato.
    Fino alla fine forza, forza. forza

    Collega 2: Collega, l’avvocato avrà certamente valutato l’ipotesi di far interdire la vendita per le motivazioni da sopra elencate? Oltre al fatto di far annullare il precedente passaggio da GSE a DCM, in quanto la prima dichiarata fallita, senza che ve ne fossero i presupposti, sappiamo chi è il giudice che dichiarò il fallimento; oltre a ciò, SONO DA FAR APPLICARE TUTTI GLI IMPEGNI GIURIDICI PRESI ANCHE NEI CONFRONTI DI UFFICI ISTITUZIONALI, OLTRE CHE NEI CONFRONTI DELLE MAESTRANZE TUTTE!!!
    Collega 1: certo, ok
    Non stiamo tralasciando niente
    Avranno filo da torcere
    Collega 2: NE SONO CERTO, ma temo che questi se ne fregano, tanto come DCM non hanno assolutamente nulla da perdere – purtroppo, salvo un eventuale azione giudiziaria.
    Collega 1: La Dar ha da perdere però
    Collega2: si, ma non ha proprietà
    Collega 1: Ma la dcm sì
    Collega 1: Sempre loro sono

    Collega 2: speriamo che le oo.ss. lavorino in maniera congiunta facendo fronte unico, cosa che non fanno DA MOLTO TEMPO.
    Collega 1: Se non lo faranno li chiameremo in giudizio

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