Fase 2, NurSind Brindisi: “Nulla potrà essere come prima. Pronti ad ogni forma di protesta a tutela dei cittadini e degli operatori”

Mentre, per fortuna, si dismettono le aree sospetti COVID una spada di Damocle incombe sul nostro servizio sanitario provinciale.

Era il 2018 quando la scrivente organizzazione sindacale denunciava, con atto di esposto alla procura della repubblica, fra le altre cose, la insufficiente adozione di adeguate soluzioni strutturali, logistiche ed organizzative dei pronto soccorso,  una accettazione/triage non provvista di idonee sale visita che permettano il corretto espletamento della valutazione infermieristica e il rispetto della privacy del paziente, l’ assenza di spazi idonei che consentano l’isolamento di casi potenzialmente infetti e la presa in carico di problematiche situazioni sociali, la inadeguatezza strutturale della cosiddetta “sala barellati” che comporta promiscuità, assenza di privacy oltre che notevoli difficoltà nella gestione delle urgenze in attesa.

Oggi più che mai senza soluzioni immediate a tali carenze si rischia una nuova emergenza.

Tornare alla normalità non può significare tornare alla situazione di sovraffollamento del periodo pre Covid.

Alle strutturali difficoltà di ricovero per la carenza di letti nei reparti di degenza, si aggiunge ora la difficoltà da parte dei reparti ad accogliere i pazienti dal pronto soccorso prima dell’esito del tampone che verifichi la negatività al virus Sars Cov 2.

Questo fenomeno porterebbe a un rallentamento dei percorsi, creando sovraffollamento in sala d’attesa e nei locali attigui, impedendo il rispetto delle distanze di sicurezza previste per evitare il contagio.

Non vorremmo per questo essere costretti a drastiche forme di protesta a tutela dei cittadini e degli operatori.

Segretario territoriale NurSind Brindisi

Carmelo VILLANI

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