La Ministra Azzolina non tutela il diritto dei precari a partecipare al concorso straordinario e crea una disparità di trattamento tra gli aventi diritto.
Il 5 novembre scorso sono state sospese per un mese le prove del concorso straordinario della scuola a causa della pandemia COVID-19, ma le prove concorsuali erano già iniziate e negli appuntamenti sinora svolti alcuni iscritti non hanno partecipato alle prove.
Pochi o tanti che siano, quel che è importante tener conto è che tra costoro si annoverano i docenti in quarantena o in isolamento come disposto dalle ASL, talvolta anche in via precauzionale per casi conclamati COVID nell’istituto scolastico presso il quale si presta servizio con contratti di supplenza.
Quindi pur trattandosi di persone che hanno il pieno diritto a partecipare al concorso come previsto dai requisiti definiti, le stesse sono state, a tutti gli effetti, impossibilitate a presentarsi alla convocazione per ragioni non dipendenti dalla propria volontà e che, in corso di svolgimento delle prove, hanno giustificato la propria assenza per causa COVID tramite PEC e raccomandate al Ministero dell’Istruzione e agli Uffici Scolastici Regionali.
A noi Verdi/Europa Verde pare evidente che il governo italiano, nella persona del Presidente Conte e della Ministra dell’Istruzione Azzolina, non debba ignorare la situazione discriminante che a causa del COVID-19 si è venuta a creare suo malgrado.
Riteniamo opportuno che si prevedano immediati interventi correttivi in merito, ad esempio mediante l’istituzione di una “finestra” complementare e integrativa al calendario delle prove.
Caterina Marini e Domenico Turrisi
Europa Verde Brindisi