BRINDISI – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, nei confronti di Giancarlo e Alessio Curto, rispettivamente padre e figlio di 49 e 26 anni, entrambi del luogo, ritenuti responsabili di tentata estorsione con le aggravanti dell’uso delle armi, in piu’ persone riunite, delle quali una appartenente ad associazione di tipo mafioso. In particolare, la sera del 27 febbraio scorso, i due hanno tentato di estorcere 20.000 euro al procuratore e socio di una societa’ operante nel settore delle costruzioni aeronautiche, di Brindisi. Nella circostanza, la vittima venne spintonata e minacciata con un coltello. Le successive perquisizioni presso le loro abitazioni hanno consentito di rinvenire il coltello utilizzato. Gia’ il 30 agosto 2019, i due avevano minacciato telefonicamente il malcapitato di ucciderlo se non avesse provveduto a consegnare loro le somme “di tasca propria”, poi, nei giorni successivi, dopo averlo rintracciato per chiedergli di incontrarsi, lo hanno raggiunto dinanzi alla sua abitazione e dapprima lo hanno insultato e minacciato; mentre Giancarlo Curto lo strattonava e gli batteva violentemente le mani sul petto intimidendolo, chiedeva con voce alterata al figlio Alessio di andare a casa a recuperare la pistola per sparare a lui e alla sua famiglia. Successivamente Curto Giancarlo gli ha intimato di consegnargli la macchina che avrebbe restituito nel momento in avrebbe
ottenuto il denaro. Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.