BRINDISI – “Come vengono spesi i nostri soldi?”.

Se lo chiedono, in una nota, il coordinatore provinciale di Noi con Salvini Paolo Taurino e la delegata scuola e mensa dello stesso partito Katrin Fanizza.

“Sindaco e chi per Lei – prosegue la nota – avete saputo della  nuova allerta meteo? Siamo pronti ad affrontare questa nuova emergenza? Ci auguriamo di non leggere più che,  ‘tutto sommato i bambini possono anche mettersi un giubbotto, una coperta……che diamine, un pochino di freddo non ha fatto mai male a nessuno……’’. Oppure di vedere ringraziamenti per un consigliere che ha telefonato al sindaco  per ‘’far accendere i termosifoni’ e per un dirigente  perché avrebbe telefonato all’Energeko per lo stesso incombente. Pur rispettando la buona volontà di tutti e con il massimo rispetto per le persone è assurdo che, i cittadini, ormai, ringraziano (in uno stato di aberrante asservimento)  per aver ricevuto i propri diritti e dei servizi per i quali pagano ed anche profumatamente !!! Forse, sono gli altri che si dovrebbero scusare con loro, perché, cari amministratori, i cittadini con il pagamento delle tasse hanno diritto di ricevere dei servizi. Chi amministra, però, non può non conoscere (non possiamo crederlo…..) la normativa vigente che afferma che studiare in un ambiente confortevole, igienico e sicuro è un diritto dello studente: ad affermarlo la “Carta dei Servizi Scolastici” – titolo 3° – alla quale fa riferimento il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15/06/1995). Ed infatti, all’Energeko, il Comune di Brindisi (e quindi, i cittadini)  riconosce (e paga!) un canone annuo di circa €. 70.000,00 ( si fa per dire canone annuo:  dal 15 novembre al 15 aprile tolte le feste sono circa 4 che tradotto in soldoni fa mesi 17.500 euro al mese)  per il controllo e la manutenzione delle caldaie, a parte ci sono i costi per il gasolio, tutte voci inserite nel bilancio approvato. Ora non crediamo che, manutenzione costante, significhi andare il giorno della apertura delle scuole per risolvere il problema delle caldaie in blocco e/o che non funzionano; così come crediamo (e non temiamo smentite su questo punto)  che il Comune abbia l’obbligo di controllare la gestione del servizio da lui stesso affidato. Ricordiamo che i singoli cittadini pagano una sanzione al Comune di Brindisi per il mancato controllo delle caldaie (controllo affidato all’Energeko): cosa pensare che, chi controlla ed eleva queste sanzioni, non provvede invece ai propri obblighi? Viene il fondato sospetto che chi riceve il pagamento delle sanzioni (perché i cittadini pagano: pagano le tasse, pagano le sanzioni e per loro non ci sono sconti…) non controlla la stessa società da lei  stessa incaricata.  Impianti che non funzionano, come  tranquillamente affermato in questi giorni (e non ci volevano competenze specifiche per comprenderlo!!!), infine, significa non rispettare i principi di sicurezza perché una scuola può considerarsi sicura solo quando rispetta un insieme di requisiti strutturali, impiantistici ed ambientali; quando al suo interno sono applicate e controllate un insieme di regole e quando è presente un coordinamento di soggetti che, a vario titolo, si impegnano a garantire le migliori condizioni sotto il profilo della sicurezza: per questo la questione non può essere derubricata ad un semplice ‘cattivo funzionamento degli impianti’, per questo sono necessari seri controlli. E’ in gioco la stessa sicurezza dei nostri figli!!!!! Gli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia scolastica spettano all’ente locale, proprietario degli immobili (l’art. 3 della Legge 11 gennaio 1996 n. 23). Il Dirigente scolastico ha invece l’obbligo (D.lgs. 81/2008) di richiedere gli interventi necessari all’Ente locale competente e, come è risultato, più di un Dirigente aveva chiesto questo intervento rimanendo inascoltata . Ma lo sappiamo: devono rimanere i bambini (anche quelli di tre anni, anche quelli della scuola elementare) al ghiaccio e deve cadere il soffitto perché si faccia qualcosa ……se si fa !!!!! Mi raccomando, ringraziamo, però, se lo fanno: siamo educati, che diamine!!!”.

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