Edison, gli attivisti del M5S Brindisi: “Il ‘ventre molle’”

Il Sindaco Giuseppe Marchionna ha comunicato di rinunciare al ricorso al TAR del Lazio, dopo che il TAR di Lecce si è dichiarato incompetente sul ricorso del Comune di Brindisi avverso la realizzazione di un deposito di Gnl della società Edison.

Gli attivisti del M5S di Brindisi ritengono tale decisione una resa verso poteri e voleri che nulla hanno a che vedere con gli interessi del nostro territorio né tanto meno con quelli strategici nazionali che non si possono di certo individuare in un tale deposito che fungerà, per lo più, come una sorta di distributore carburanti per il traffico commerciale su gomma.

La nostra contrarietà a tale impianto può essere declinata in vari modi.

Potremmo riferirci alla transizione ecologica che sarebbe già di per sé una motivazione più che valida per abbandonare totalmente tali tipi di progetti. Potremmo parlare di pericolosità dell’impianto ma preferiamo porre l’attenzione sulla totale incongruenza della scelta del sito ove costruirla, l’area individuata dove sono stati investite cospicue risorse per attrezzarla e dotarla di un collegamento ferroviario con la rete nazionale ed ha una peculiarità talmente positiva da essere sottolineata come strategica nel Piano Regionale dei Trasporti.

In pratica si sta andando a depotenziare un’area vocata alla logistica che, per chi possiede un minimo di cognizione del settore, ha prospettive (di sviluppo, di occupazione e di indotto) che nulla hanno a che vedere con quelle di un deposito. Nella sostanza si sta scegliendo, ma meglio parlare di subire, una scelta fatta da altri, una grave limitazione del porto e delle sue banchine, limitazione sostenuta dagli stessi operatori portuali anche se esternata in maniera eccessivamente timida quasi timorosa.

Non sappiamo se il Sindaco si è debitamente informato sulla pericolosità di tali scelte o si è fidato solo di alcuni suoi sostenitori, in ogni caso lo invitiamo nell’interesse collettivo ad informarsi in modo tale da dissipare ogni possibile dubbio rivolgendosi a imparziali esperti del settore ed aprire un dibattito pubblico all’interno del nuovo consiglio comunale così come richiesto dal rappresentante della coalizione progressista Roberto Fusco, poiché la responsabilità di intraprendere una via anziché un’altra sarà molto gravosa per Brindisi che ha già pagato per scelte di sviluppo errate. Vorremo inoltre ricordare al nuovo sindaco che una amministrazione di destra capeggiata da Domenico Mennitti in sintonia con un governo regionale di sinistra, con il consenso della città sconfisse nel 2000 l’arroganza della British Gas (Brindisi LNG) e del governo centrale nel voler allocare a Capobianco un rigassificatore.

Vogliamo inoltre far riflettere sull’analoga vicenda che avviene a Napoli, dove un simile deposito costiero di Gnl proposto dalla medesima società Edison S.p.a. assieme a Kuwait Petroleum S.p.a., ha visto la contrarietà del Comune e dell’Autorità di Sistema e per il quale insediamento anche il Ministero dell’Ambiente e quello della Cultura hanno posto la parola fine. Ora ci chiediamo siamo nella stessa Italia o, piuttosto, siamo il “ventre molle” dove tutto è possibile?

Pertanto invitiamo tutte le forze cittadine contrarie a realizzare un coordinamento che abbia come obiettivo l’organizzazione di forme di sensibilizzazione e protesta per bloccare insediamenti energetici all’interno delle aeree portuali.

 

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1 COMMENTO

  1. Caro Sindaco Marchionna, rifletta bene sulle scelte da fare, non si faccia influenzare da soggetti che poco o nulla hanno a che fare con la NOSTRA BRINDISI, ascolti, ascolti e ancora ascolti…

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