BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una lettera del liquidatore Domenico Campo, della ditta NUBILE srl.

2014: una fuga di notizie mai verificate ed una sentenza ancora non definitiva, ma l’affare è troppo scottante e la stampa tira subito le somme e pronuncia il proprio verdetto. Così l’azienda brindisina Nubile finiva sui giornali, colpevole di non avere rispettato i termini dell’accordo che prevedeva la trasformazione del 50% dei rifiuti urbani in combustibile da esportare – per il recupero energetico – presso l’impianto portoghese convenzionato con la Pracht Gmbh.

Nubile è inadempiente – avevano affermato i giornali – le tonnellate di rifiuti non erano mai state prodotte e quindi mai esportate. È “frode in pubblica fornitura”, un illecito per il quale l’azienda tedesca pretendeva dall’azienda di Luca Screti un risarcimento per 15 milioni di euro. E mentre in quel di Brindisi gli investigatori continuavano a scavare, cercando le ragioni di quell’inadempienza su più fronti, sempre nel 2014 la Pracht si incontrava con l’ avvocato della Nubile S.r.l., Enrichetta Scialpi, per chissà quale presunta transazione.

A tre anni di distanza il colpo di scena: l’azienda tedesca perde clamorosamente la causa che aveva azionato nei confronti della Nubile innanzi al Tribunale di Francoforte Sul Meno. La sentenza di vittoria contro la Pracht Gmbh, pronunciata dal Tribunale di Francoforte sul Meno il 12/07/2017 e pubblicata in data 19 luglio 2017, sconfessa tutte le circostanze di fatto ed accende la luce sui fatti realmente accaduti.

Con tutta evidenza, non viene ritenuto provato il danno lamentato dalla Pracht Gmbh, quantificato in una cifra nettamente inferiore – ovvero in Euro 75.000,00 – a fronte dei 15.000.000,00 falsamente dichiarati nelle comunicazioni stampa dell’anno 2014.

Né viene ritenuta inadempiente nei confronti della Pracht e nei confronti del Comune di Brindisi, la Nubile S.r.l., rappresentata e difesa sempre dall’Avv. Enrichetta Scialpi, del Foro di Bologna e dall’Avv. Daniela Reale Kissing della giurisdizione tedesca.

Perché inadempiente, rispetto al contratto siglato, nei confronti del capoluogo brindisino è proprio l’azienda tedesca.

Le irregolarità da segnalare alle sedi europee non sono quelle dell’azienda brindisina, precedentemente dichiarate, bensì quelle commesse dalla Pracht, la quale ha sottoscritto un negozio giuridico con la Nubile S.r.l. ben consapevole della circostanza che l’esportazione dei rifiuti, dal capoluogo brindisino sino all’impianto portoghese, non si sarebbe mai potuta realizzare stante la mancata esibizione della documentazione da parte del partner portoghese, circa la possibilità di smaltire i rifiuti in R1.

In poche parole la Nubile S.r.L. non poteva di fatto effettuare le operazioni di smaltimento del CDR con il convenzionato impianto portoghese, perchè quest’ultimo non aveva le necessarie autorizzazioni.

Questo è il risultato di una lunga istruttoria, espletata dal Tribunale di Francoforte sul Meno dall’anno 2014 sino al 12 luglio 2017, data in cui l’anzidetto Tribunale si è pronunciato in favore della Nubile S.r.l., riconoscendo il conclamato e provato inadempimento della Pracht e condannando quest’ultima a rifondere alla Nubile tutte le spese processuali.

A distanza di otto mesi dalla pronuncia della sentenza di primo grado la Corte d’Appello, investita per l’appello formulato dalla Pracht, ha confermato la sentenza di primo grado, rigettando, con provvedimento del 19.03.18, l’appello proposto per manifesta infondatezza.

L’indagine compiuta dalla magistratura tedesca conforta ed avvalora la tesi difensiva sostenuta fin dall’inizio e prima dell’esplosione del marasma che ha coinvolto indebitamente la Nubile S.r.l. Grazie alla tenacia dell’Avv. Enrichetta Scialpi, che ha sempre creduto fermamente nella innocenza dell’azienda brindisina, ora la Sentenza tedesca sarà acquisita e sarà oggetto d’esame da parte della Procura della Repubblica di Brindisi. “Mi sento soddisfatta – ci confida lei stessa – perché finalmente la verità è emersa”.

 

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