E mentre Brindisi affogava nei rifiuti, il Comune “snobbava” un bando regionale che ha portato 430.000 euro a Lecce per le isole ecologiche e migliaia di euro in provincia

BRINDISI – I due volti di una macchina comunale controversa: mentre gli Uffici comunali ottengono in questi giorni 16.000 euro di fondi regionali per la pulizia straordinaria della litoranea, gli stessi, nel dicembre scorso, non presentavano alcun progetto all’Agenzia regionale per i rifiuti (Ager) per l’ottenimento dei finanziamenti messi a disposizione dalla Regione nell’ambito del ristorno del 50% di quanto introitato dall’Ente regionale con il versamento dell’ecotassa, che i brindisini hanno pagato per l’aliquota massima. Tali risorse sono state messe a disposizione per progetti innovativi atti a migliorare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in modo da incrementare la “differenziata” e diminuire la quantità di rifiuti da conferire presso le discariche allocate fuori dal proprio territorio, con tutti gli aggravi di costi del caso.

L’avviso regionale in questione scadeva il 12 dicembre scorso, ovvero in piena gestione “politica”; i termini per la partecipazione all’avviso sul finanziamento inerente la pulizia delle strade extraurbane (finanziamento del quale la città usufruirà) sono invece scaduti in questi giorni, ovvero in piena gestione commissariale. Solo un caso la differenza di risultato ottenuta dagli uffici comunali nei due casi in esame?

Sta di fatto che mentre il Comune di Ceglie ha ottenuto 100.000 euro per l’acquisto di 7 isole ecologiche per la frazione organica, quello di Cisternino altri 100.000 euro per l’acquisto di una compostiera di comunità, quello di Ostuni 34.500 euro per l’installazione di un sistema di videosorveglianza, quello di Latiano 15.000 per l’istituzione di una piattaforma di tracciabilità dei flussi dei rifiuti urbani, e così via per i Comuni di San Donaci ed Erchie, fino ad arrivare ai 430.000 euro (quattrocentotrentamila!) ottenuti dal Comune di Lecce per l’installazione di 3 isole ecologiche interrate – pagate anche con i soldi dei brindisini, i quali invece non possono utilizzare le proprie isole ecologiche perchè fuori uso -, il Comune di Brindisi ha optato per un “criptico” silenzio.

Abbiamo provato a chiedere le ragioni di quella che all’apparenza si presenta come una manchevolezza gravissima ed inspiegabile, ma non siamo riusciti – al momento – ad ottenere risposta.

Di certo c’è che i cittadini sono davvero stanchi di tutto questo, e scoprire che la colpa è del dirigente Caio piuttosto che del funzionario Sempronio non risolve il problema, né dovrebbe essere argomento d’interesse per un contribuente.

Andrea Pezzuto
Redazione

6 COMMENTI

  1. …la macchina amministrativa è stata efficientissima a pagarsi i circa 200.000 euro per l’ARO…..per un servizio che non è stato reso da chi ha incassato i lauti guadagni e che oltretutto non hanno ancora restituito.
    Male ha fatto la macchina amministrativa ad accordarsi con l’autorità portuale per quella bruttura di recinzione pagata per CORTEN ma che CORTEN non è!Male ha fatto la macchina amministrativa a confermare certi individui nonostante tutto. Male ha fatto la macchina amministrativa ad autorizzare ( non sappiamo se è vero) il posizionamento di tavolini permettendo la chiusura di strade. Male ha fatto la macchina amministrativa a permettere la vendita di bevande alcoliche in locali di proprietà del comune e dati in uso per attività culturali. Bene farebbe il Commissario se aprisse un po gli occhi e mettesse in pratica le spiccate e decantate doti riportate nel suo curriculum….

  2. Non mo piaceva la giunta carluccio, pero’ all”epoca della gestione politica carluccio qualunque progetto presentato a bari sarebbe stato cassato dalla regione a causa dello scontro politico in atto….per quello non hanno inviato niente..

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