BRINDISI – Pomate, antibiotici, pannolini e traverse. Questi i medicinali ed i presidi sanitari più ‘appetibili’ per i sette dipendenti della Sanitaservice che, assieme ad altre tre persone, sono stati arrestati stamani nel corso di un’operazione – denominata “Roller Band” – che ha visto impiegati ben 150 uomini, tra carabinieri del Nas di Taranto e colleghi dei Reparti territoriali di Brindisi.

Le ordinanze di custodia cautelare (sette ai domiciliari, due in carcere ed uno con obbligo di dimora) sono state eseguite dopo soli tre mesi di indagini che – coordinate dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori – sono state avviate nel febbraio 2016,  quando il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone denunciò la scomparsa di un quantitativo eccessivo di materiale dall’ospedale “Perrino” di Brindisi.

La Sanitaservice, come è noto, è l’azienda che opera all’interno del nosocomio con compiti di portierato e di pulizia. Secondo la Procura, l’attività illecita si protraeva da diverso tempo, perché – come ha detto il Procuratore Marco Di Napoli nel corso della conferenza stampa svoltasi in Procura, alla presenza del comandante dei Carabinieri di Brindisi Nicola Conforti  – “era troppo collaudata per poter essere recente”. In sintesi, i dipendenti della Sanitaservice, strumentalizzando le proprie funzioni ed avendo la disponibilità di farmaci, presidi sanitari e materiale vario, se ne appropriavano illecitamente. Le riponevano nei ‘roller’ destinati a trasportare il materiale sanitario e medico nei vari reparti, li caricavano nelle proprie auto o all’interno di quella di un venditore ambulante (che lavorava nella recinzione dell’ospedale, ndr) per poi smistarli ai ricettatori che, a loro volta, li vendevano all’esterno. Tra i destinatari anche un ristoratore brindisino (che si approvvigionava di guanti sterili, ndr) ed uno studio medico di Cellino San Marco. Ben 46 sono le persone indagate (compresi i 10 arrestati, ndr) che stamani sono state oggetto di perquisizione.

Il furto del materiale, da febbraio ad oggi, ha causato un danno all’Ente pubblico stimato in circa 100mila euro.

I reati contestati sono di peculato, furto aggravato, ricettazione e truffa ai danni di servizio sanitario nazionale. Va detto, infatti, che l’azione criminosa ha consentito di accertare che spesso 4 dipendenti della Sanitaservice, durante il turno di lavoro, si allontanavano ripetutamente, senza timbrare il badge nell’apposito orologio marcatempo) dalla sede di servizio, traendo in inganno l’Asl e la Regione Puglia che continuava a corrispondere gli stipendi per l’intera giornata lavorativa.

I nomi degli arrestati:  Olivier Cannalire, di 44 anni, di Brindisi, Michelangelo Lombardi, 43 anni, di Brindisi. Inoltre finiti agli arresti domiciliari: Massimiliano Bataccia, 46 anni, di Brindisi, Damiano Bissante, 60 anni, di Brindisi, Attilio Ferulli, 41 anni, di Cellino San Marco, Ignazio Menga, 59 anni, di Brindisi, Antonio Pozzessere, di 56 anni, di Brindisi, Concetta Pozzessere, 38 anni, di Brindisi, Patrizia Ramazzo, 53 anni, di Brindisi. Per Cosimo De Tommasi, di  57 anni, di Novoli, è stato disposto l’obbligo di dimora.

 

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

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